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Salvione: È naturalmente complicatissimo sostituire Kim, così come è stato per Koulibaly

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, direttore del Corriere dello Sport online
Rudi Garcia non è lo stesso tecnico che allenava la Roma?
“E’ un allenatore che ha avuto diverse esperienze dopo Roma. È stato a Marsiglia e Lione, nonché l’esperienza poco brillante in Arabia. Torna nel calcio che conta con tanta fame e voglia di rimettersi in gioco. È quel sentimento che, probabilmente, cercava De Laurentiis il quale avrà un quadro della situazione più ampio e dettagliato del nostro. Una scelta che non esalta i tifosi, ma agli scettici vorrei ricordare come anche all’arrivo di Spalletti non ci fosse entusiasmo. Anche l’ufficializzazione di Kvara al posto di Insigne non raccolse molti consensi. È sempre il campo a decretare i verdetti”
Dopo l’addio di koulibaly, non sarà difficile sostituire anche Kim Minjae?
“Anche in questo il presidente credo ci abbia preso un po’ gusto. È vero che è complicato, quasi impossibile. Però ricordo quando Spalletti diceva che Kim era un giocatore da Champions. Non c’era nessuno che avrebbe scommesso 50 centesimi sulla riuscita dell’operazione. È naturalmente complicatissimo sostituire Kim, così come è stato per Koulibaly. Nel Napoli, tuttavia, ci sono figure professionali come Micheli e Mantovani che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Per i tifosi il nome ed il prestigio sono gli unici valori che valgono, ma chi conosce il calcio sa che, a volte, ci sono giocatori i quali, pur trovandosi in realtà meno prestigiose, sono in grando di fornire un notevole apporto alla causa di un club come quello azzurro”
Bisogna aspettarsi una rivoluzione tecnica per l’organico azzurro?
“La rivoluzione è quella a cui abbiamo assistito lo scorso anno, con l’addio dei perni centrali della squadra. Questa stagione non mi aspetto cambi radicali, ma soltanto operazioni adeguate a quel che potrà accadere nel mercato. Se ci saranno offerte indecenti per Osimhen, difatti, sarà giusto che il Napoli possa valutare la cessione. Nella valutazione rientra anche la comprensione dei futuri benefici, e la possibilità di trovare un sostituto adeguato. Non mi aspetto rivoluzioni, ma, come diceva Mourinho, un mercato di reazione. L’unico reparto che vedrà diversi interventi sarà il centrocampo, cin l’addio certo di Demme e Ndombele”
Le operazioni monstre del fondo sovrano saudita (PIF) a beneficio del fondo proprietario del Chelsea una sorta di auto-finanziamento su cui la Fifa dovrebbe indagare?
“Ci sono tante situazioni che andrebbero chiarite sotto questo punto di vista. È fondamentale fare luce su queste operazioni. D’altronde non è la prima volta che accade, sono tanti i grandi club europei che vantavano commissioni ingenti sulle sponsorizzazioni dal Medio Oriente. Onestamente, il fenomeno arabo mi sembra sia in una fase clamorosamente esponenziale, e non vorrei che facesse la fine della Cina. Anche in quel caso sembrava vi fosse un paradiso dei calciatori con ingaggi monstre. La strada, però, mi sembra molto simile”