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Napoli, l’ex scout: “I calciatori vengono seguiti per 2/3 anni prima di essere acquistati. Su Giuntoli mi risulta una cosa…

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luca Vittorini, ex scout del Napoli
“Il futuro del Napoli? Mantovani e Micheli lavorano da tantissimi anni, guardano a tutto il mercato europeo e sudamericano. Anche quando c’ero io si faceva un lavoro molto importante sulla scelta dei giocatori e soprattutto degli uomini, credo che quest’anno sia stato fatto un lavoro del genere con gente come Kim e Kvaratskhelia.
Come si arriva ad un profilo che potrebbe essere d’interesse del Napoli? Ogni società ha una sua idea di lavoro. Nel caso del Napoli so che Kim è stato proposto dall’assistente di un allenatore in Cina. Diciamo che per i calciatori arrivano le segnalazioni. Ovviamente i giocatori vanno visti sul posto anche se oggi ci sono molte società che si affidano ai numeri.
Questo tipo di lavoro non è fatto al momento, magari un giocatore lo segui anche 1/2 o 3 anni prima. Kvaratskhelia era segnalato da quasi tutti gli scouting italiani a tutte le società, poi è stato preso dal Napoli. È un lavoro di anni che va fatto sui giocatori perché poi non è detto che un calciatore vada bene per una società o per un campionato e si devono adattare.
So che il Napoli sta lavorando e continueranno a farlo anche se manca la guida tecnica. Giuntoli mi risulta sia molto vicino a firmare per un’altra società e sappiamo tutti quale. Se arriva una squadra e paga la clausola di Kim, il Napoli deve andare a sostituirlo e non sarà semplice.
Garcia la scelta giusta come post Spalletti? Dipenderà molto da come la prenderanno anche i giocatori. Spalletti aveva creato un contesto unico. Nel secondo anno è riuscito a tenere con sè tutti i giocatori che lo seguivano e andavano nella stessa direzione, questa è una cosa fondamentale per una società di calcio. Bisogna vedere come si comporterà Garcia che non è uno stupido e credo che continuerà con il lavoro fatto da Spalletti mettendoci del proprio”.