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Martorelli: la strategia più utile è quella intrapresa dal Napoli la scorsa stagione

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giocondo Martorelli, agente Fifa
Ritiene che le risorse saudite siano un bene per il calcio europeo o rischiano di dopare il mercato?
“Nell’immediatezza dovremmo dire grazie. Le nostre società, o molte di esse, sono in difficoltà. Mi riferisco alle società più prestigiose come Milan (che pare aver risolto molti di questi problemi), Inter, Roma e Juventus. Sono club che hanno bisogno di risanare i bilanci e si fa di necessità virtù. Bisognerebbe essere bravi come fatto dal Napoli lo scorso anno. Gli azzurri sono stati capaci di pescare talenti da campionati non proprio di grido. I club italiani dovranno far fronte, ancora per qualche anno, con le necessità finanziarie che impongono cessioni eccellenti, sperando che in futuro non si sia costretti a vendere i propri gioielli. Come il Psg che, ad oggi, ritiene di poter prolungare un braccio di ferro con Mbappé, soprattutto per motivi d’immagine”
Modello di mercato degli azzurri potrà essere strategia di tutte le squadre italiane, anche al fine di aumentare l’appeal della Serie A con nuovi talenti?
“È fondamentale, è una strada che non puoi non percorrere. Una strategia necessaria per fronteggiare le difficoltà finanziarie che attanagliano i club. In Italia non mancano le società sane, ma è evidente che ci siano molte squadre con bilanci in rosso, e che necessitano di un lavoro di scouting minuzioso. Cercare calciatori in campionati e Paesi che non siano, come usuale, l’Argentina o il Brasile”
È una sessione di mercato, quella di questa estate, improntata all’adattabilità dei club italiani?
“Già da qualche anno, con l’Inter costretta a vendere Lukaku e la Juve problemi alle prese con i costi dell’affare Ronaldo, il nostro calcio si trascina problemi consistenti. Ci sarà da stringere la cinghia ancora per qualche anno. Sarà fondamentale gestire al meglio anche i momenti negativi in quel che ritengo essere un periodo di transizione. In futuro si potrà tornare a lottare per i grandi calciatori, ma al momento la strategia più utile è quella intrapresa dal Napoli la scorsa stagione. Ci sono difficoltà evidenti, come quelle della dirigenza giallorossa nel dotare Mourinho di un attaccante di valore. Non resta che attendere il primo settembre per concreti sviluppi in un mercato nel quale, per adesso, si è distinto il Milan. Senza aspettarci, però, colpi eclatanti, le nostre società non ne avrebbero il potere”
Scelta di necessità puntare ad EURO2032 con la Turchia?
“Potrebbe essere uno slancio per gli stadi italiani. Un aiuto, da parte del governo, affinché si possano migliorare le infrastrutture, e rendere alcuni stadi finalmente di proprietà. Se si escludono isolate realtà, molti degli stadi italiani sono fatiscenti. Pensate al caso del Lecco che, promosso in Serie B, rischia di non poter disputare il campionato cadetto per inadeguatezza dell’impianto. È una problematica che, dunque, non riguarda soltanto la massima serie. Quella dell’Europeo è un’opportunità per tutto il movimento, potendo fornire una spinta decisiva verso una modernizzazione concreta, e ben lontana dalle cattedrali nel deserto di un tempo”