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Acquafresca: Kvaratskhelia-Osimhen? Quel che hanno fatto lo scorso anno è straordinario. Due giocatori imprevedibili

Il campionato di serie A
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Robert Acquafresca, ex calciatore del Genoa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Il fattore Marassi può fare la differenza anche contro i campioni in carica?
“Sicuramente può dare qualcosa in più. Il Genoa gioca in casa, e con il sostegno del proprio pubblico può far bene. Al di là dell’esordio, il Genoa pare si sia rimesso in carreggiata”
La sta convincendo Retegui?
“Siamo solo all’inizio. Arriva da un altro campionato, ed ha bisogno di tempo. Se Fernando Torres, all’arrivo in Italia, ha riscontrato difficoltà di ambientamento, non vedo perché non debba affrontarle anche l’argentino”
Quali sono le difficoltà di adattamento che gli stranieri devono affrontare all’arrivo in Italia?
“Il nostro è un calcio molto tattico. Ho giocato in Svizzera ed in Spagna, con il campionato elvetico molto fisico e quello iberico tecnico e spettacolare. Sono campionati differenti in cui non ho mai riscontrato la stessa attenzione che abbiamo in Italia per la tattica”
La coppia Kvaratskhelia-Osimhen può ripetersi in questa stagione?
“Quel che hanno fatto lo scorso anno è straordinario. Due giocatori imprevedibili. Si darà più attenzione in marcatura, anche se sono moto difficili da affrontare. Se penso che il Napoli abbia anche Simeone in rosa… Il Napoli vanta tanti giocatori di qualità”
Come giudica le prime gare del Cagliari di Ranieri?
“E’ una neopromossa, e sta affrontando difficoltà naturali. Da domenica, però, mi aspetto che il Cagliari cominci a fare punti. Contro l’Udinese si dovrà puntare a fare bottino pieno dopo la sconfitta contro l’Inter”
Dopo la sconfitta contro la Lazio crede che gli azzurri possano approcciare con una certa aggressività alla sfida del Marassi?
“Ci può stare, anche se un incidente di percorso può capitare a tutti. Il Napoli veniva da una stagione perfetta, e nonostante il cambio di allenatore la squadra conserva un’identità di gioco ben precisa”
Il Napoli che giocherà al Dall’Ara potrà risentire degli impegni di Genova e Braga?
“Il Bologna è la squadra dove sono rimasto più a lungo, anche se mi rimarrà sempre il cruccio di non essere riuscito ad esprimermi al meglio. Ciò detto, il Napoli è troppo forte… Ha una qualità e forza nella rosa tali da consentire alla squadra di lottare per tutte le competizioni, al pari dell’Inter”
Dove può arrivare, quest’anno, l’Atalanta?
“L’Atalanta non è, ormai, più considerabile una sorpresa. Mi aspetto una squadra che lotti per i primi sei posti. I bergamaschi sembrano fatti su misura per il proprio allenatore. A tal proposito, Gasperini è un tecnico che ha mostrato ottime capacità anche nello scegliersi i calciatori. Non tutti i giocatori, però, hanno la personalità per poter attuare le richieste del mister. Basti pensare alle recenti dichiarazioni di Demiral e Maehle…”
Scamacca può essere un bomber della Serie A?
“Assolutamente, soprattutto sotto la guida di Gasperini ed in una squadra che crea tanto come l’Atalanta. D’altronde, è italiano, ne abbiamo bisogno!”
Quanto può aver pesato, mentalmente e positivamente, l’addio di Kim per le rivali degli azzurri?
“Chi non fa calcio la pensa così. Gli addetti ai lavori, però, sanno bene che la società partenopea ha le capacità per sopperire al meglio alla partenza del coreano. Si sa che il Napoli può sostituire al meglio Min-jae anche con un difensore che, seppur giovane, può disimpegnarsi ottimamente”