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Napoli-Milan è una canzone di Morandi (ed il duello fra Kvara e Leao)

Al “Maradona”, domenica sera, la sempre affascinante sfida con i rossoneri

Napoli-Milan. Partiamo subito in medias-res: quella con i rossoneri non è mai stata una gara come le altre. Dalle sfide epiche di fine anni Ottanta a quelle combattutissime della passata stagione (più in Champions che in Campionato), i match fra azzurri e rossoneri hanno sempre esercitato un certo fascino recondito sugli appassionati di Calcio in generale. Napoli e Milan, rappresentano, l’uno per l’altro, una sorta di nemico amatissimo da tenere, soprattutto negli ultimi anni, quasi sempre in considerazione, quando si tratta di buttare un occhio al traguardo finale.

E no, non citavamo uno dei brani più famosi di Morandi – coniugandolo al maschile – ad mentula canis. Tutt’altro. Andando più nel concreto, infatti, possiamo affermare, senza ombra di smentita, che l’antivigilia della partita con il Milan, raramente porta sul groppone tutta quella serie di isterismi e di (a volte) banali elucubrazioni che invece vengono elaborate in abbondanza quando si tratta di affrontare la Juventus (un nome a caso).

Detto questo, battere i rossoneri, naturalmente, è sempre una goduria. Non foss’altro che per le dispute di sacchiana memoria o per quel calcio di Leao alla bandierina, durante la sfida di Champions (a Milano) della scorsa stagione, effettuato con la stessa nonchalance di chi va a fare compere in Via Montenapoleone. Ed allora Rudi Garcia ed i suoi ragazzi dovranno prepararsi e preparare, al meglio, una gara che non solo simbolicamente, potrebbe rappresentare una bella fetta di futuro. Il Napoli visto all’opera con Verona ed Union Berlino, ha vinto ma non ha convinto. Contro il diavolo non si potrà scendere in campo con lo stesso atteggiamento, ai limiti dell’attendismo, a cui abbiamo assistito nella prima parte delle gare disputate contro scaligeri e tedeschi.

A maggior ragione, considerando che, in più di un’occasione, Pioli (storicamente) ha dimostrato di conoscere bene quelle che sono le dinamiche tattiche dello scacchiere azzurro. Ad ogni modo, è pressoché inutile stare qui a perdersi nei sentieri impervi di un processo alle intenzioni. Del resto, il posticipo di domenica sera, potrebbe essere deciso pure da una giocata dei singoli. Partita nella partita, al “Maradona” andrà in scena il duello fra Kvara e Leao. Da una parte, infatti, vi sarà tutto il talento del fantasista georgiano del Napoli. Un mix fra George Best ed il bassista di una band psichedelica degli Anni Settanta. Dall’altra, tutti i sorrisoni a trentatrè denti del sempre allegro portoghese. Uno di quelli che, quando vuole, può decidere da solo le sorti della propria squadra di appartenenza.

Insomma, quella di domenica sera potrebbe essere una serata da pregiatissimo (Calcio) champagne. E chissà che il Napoli non possa ubriacare di gioia i propri sostenitori. Magari, con un risultato roboante. Gli stessi che, una volta, il grande e indimenticato Luigi Necco avrebbe commentato con un “Il Napoli chiama ed il diavolo non risponde”.