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La Marca: Il Napoli e Mazzarri dovranno ragionare partita dopo partita, cercando soprattutto di ritrovare la migliore condizione fisica e un’identità di gioco

Atalanta Napoli
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
La Juventus – “È un risultato che certifica la forza della Juventus e che rafforza la posizione dei bianconeri come i principali antagonisti dell’Inter per la lotta scudetto. Nella sfida dell’Allianz si è vista una squadra compatta che non ha sofferto l’Inter e che ha subito la rete del pari nell’unica disattenzione dell’incontro. Ottimi segnali arrivano anche dal reparto offensivo, dove si è visto un Chiesa versione nazionale, ma soprattutto il ritorno al gol di Vlahovic. Il serbo potenzialmente è un attaccante di altissimo livello e le ambizioni della Juventus passano dal pieno recupero di queto talento, in attesa di un mercato che deve mettere a disposizione di Allegri nuove risorse di assoluto livello a centrocampo”.
Juventus-Inter – “Era preventivabile che Juventus-Inter sarebbe stata una partita molto intensa e per certi versi bloccata, nonostante ciò, le reti sono arrivate con due azioni corali di assoluto di spessore e chiuse in maniera magistrale da due grandi centravanti. Nonostante le defezioni a centrocampo e la sorprendente scelta di puntare su Nicolussi Caviglia, la Juventus ha limitato in maniera magistrale il centrocampo dell’Inter, che oggi è sicuramente il più forte del campionato. Il pari è stato il risultato più giusto ma la Juventus può guardare in maniera positiva al prossimo futuro già a partire dalla prossima giornata che vedrà i bianconeri affrontare il Monza mentre i nerazzurri saranno attesi dalla difficile trasferta di Napoli”.
Atalanta-Napoli – “È stata una grande vittoria contro un avversario di assoluto valore, in un campo dove in pochi riusciranno a portarsi a casa i tre punti. Si è già percepita la mano di Mazzarri soprattutto sul piano emotivo e dell’empatia, e le immagini immediatamente successive al triplice fischio finale ne sono la dimostrazione. Nel primo tempo si è visto un Napoli di “spallettiana” memoria, una squadra che è stata capace di imporre il proprio gioco, dominando letteralmente la prima frazione di gioco e avrebbe meritato di chiudere i primi 45 minuti con il doppio vantaggio. Nella ripresa, invece, è uscita fuori l’Atalanta che ha giocato con un’altra intensità e determinazione mettendo alle corde i partenopei, ma se in passato il Napoli si è sciolto dinanzi alle difficoltà, in quest’occasione si è vista la determinazione e la grinta tipica delle squadre di Mazzarri, il quale poi è stato bravo nel gestire i cambi, puntando su quell’Elmas, che l’anno scorso da subentrato spesso riusciva con le sue caratteristiche a spaccare le partite”.
Lotta per lo scudetto – “È prematuro parlare di un Napoli rientrato nella lotta scudetto, chiaramente una vittoria nel prossimo scontro diretto potrebbe cambiare gli scenari, soprattutto sul piano emotivo. Il Napoli e Mazzarri dovranno ragionare partita dopo partita, cercando soprattutto di ritrovare la migliore condizione fisica e un’identità di gioco che l’anno scorso ha permesso agli azzurri di fare la differenza”.
Osimhen – “Il rientro di Osimhen è una grandissima notizia per il Napoli, che ritrova un giocatore fondamentale, uno dei pochi capace di spostare gli equilibri in Italia. Si è visto allo Gewiss Stadium, dove seppur a mezzo servizio il nigeriano è risultato decisivo sin dal suo ingresso in campo, mettendo apprensione ai centrali dell’Atalanta nel momento di maggior sforzo della compagine orobica e poi trovando l’assist vincente, con una giocata istintiva e di grande generosità, che ha permesso ad Elmas di trovare la rete della vittoria. Il Napoli ha ritrovato un giocatore carico e che ha tanta voglia di offrire il suo contributo alla causa azzurra, anche dal punto di vista tattico il pieno recupero del nigeriano è imprescindibile se la squadra partenopea davvero vuole puntare a ridurre il distacco dalle prime”.
Salernitana-Lazio – “È stata una vittoria incoraggiante per la Salernitana e si vedono segnali importanti di crescita della squadra dopo il pari con il Sassuolo. Sin dal primo minuto l’undici di Inzaghi ha dato impressione di voler vincere l’incontro, difatti la squadra non si è abbattuta nemmeno dopo l’episodio del calcio di rigore. Candreva è stato il migliore in campo ma è degna di nota la prestazione di Kastanos, che merita più spazio in questa Salernitana, visto che si tratta di un giocatore che abbina qualità e quantità e che ha nei piedi 3-4 gol a campionato, lasciare in panchina un giocatore del genere è un lusso che questa Salernitana non si può permettere”.