fbpx

MORA: 3-5-2? “Il marchio di fabbrica di Mazzarri è questo”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Mora, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Torino. Di seguito, un estratto dell’intervista.
La convince la scelta di Mazzocchi?
“Mi convince perché Mazzocchi è un ottimo giocatore che può interpretare più ruoli, sia nella difesa a quattro che come quinto di centrocampo. È stato nel giro della nazionale e può costituire un’ottima alternativa a DI Lorenzo”
Visto l’infortunio di Olivera, può anche essere impiegato sulla fascia sinistra.
“La duttilità di questo ragazzo gli permette di giocare anche ottimamente a sinistra, nonostante sia un destro naturale. Può essere impiegato in entrambe le fasce a seconda delle necessità”
Secondo lei, si sta lavorando anche in virtù di un passaggio al 3-5-2?
“Il marchio di fabbrica di Mazzarri è questo. È vero che si è presentato con la garanzia di dare continuità al 4-3-3, che ha detto di aver studiato. Il mercato di gennaio, però, visti i recenti risultati, può offrire garanzie anche in tal senso e sull’eventuale cambiamento tattico. Un passaggio al 3-5-2 potrebbe consentire anche di sfruttare diversi calciatori, tra cui proprio Mazzocchi”
Il 3-5-2 potrebbe consentire maggiore libertà di movimento a Kvara?
“Credo che, quando le cose non vanno bene, sia necessaria anche una scossa a livello tattico. Un cambio di modulo potrebbe inoltre consentire a Kvara di non avere una posizione fissa sulla corsia di sinistra dove viene spesso raddoppiato e, quindi, limitato. Walter avrà valutato anche tali circostanze e la società si sta muovendo proprio per consentire a Mazzari anche simili variazioni”
Come vedrebbe Samardzic a Napoli?
“Un giocatore di grandi qualità e prospettive, accostato al Napoli e all’Inter in passato. Se squadre di questo calibro puntano ad un giocatore così può soltanto delineare delle qualità importanti. Può essere una pedina in più anche per il nuovo assetto degli azzurri”
Chi potrebbe avere lo scenario peggiore in caso di sconfitta tra Napoli e Torino?
“Assolutamente il Napoli, che deve tornare a vincere. Anche contro il Monza la squadra azzurra non ha dato riscontro positivo. Il Napoli, a discapito di una prestazione bella o brutta, ha assolutamente bisogno di tornare a vincere. Una sconfitta complicherebbe ulteriormente le cose. Il Torino non vive un periodo facile, ma gli azzurri vedrebbero ulteriormente allontanarsi la parte nobile della classifica in caso di insuccesso”
Quanto inciderà l’assenza di Osimhen?
“Inciderà sicuramente tanto. Un giocatore che, per qualità fisiche e di leadership, è difficilmente sostituibile. Il Napoli può vantare sostituti importanti come Simeone e Raspadori, ma non si può negare che l’assenza del nigeriano sia difficile da sostituire”
Come giudica la gestione di Simeone nell’ultima gara, contro il Monza? Come si sarebbe sentito se anche lei fosse stato chiamato in causa soltanto negli ultimi minuti?
“L’allenatore fa delle scelte e Mazzarri deve aver valutato in maniera ponderata. Parliamo, però, di un giocatore importante che, proprio per questo, non potrebbe essere soddisfatto. La scelta di Raspadori può essere condivisibile. Tuttavia, le difficoltà a sbloccare la gara avrebbero richiesto un inserimento dell’attaccante argentino meno tardivo. Un giocatore che lo scorso anno ha saputo essere decisivo anche in brevi spezzoni di gara deve poter godere di maggiore minutaggio. Non si può perdere l’incisività mentale di Simeone ed il suo apporto”
Dei quattro centrali del Napoli, secondo lei, chi sta performando al di sotto delle aspettative?
“Sicuramente Rrahmani, indicato come il leader indiscusso della difesa. Natan, giunto da un campionato diverso e dopo aver subìto un infortunio, può vantare diverse attenuanti. Juan Jesus non può essere considerato un titolare, mentre Ostigard non sembra godere della fiducia del tecnico e dell’ambiente. Non vedo perché un giocatore delle qualità, fisiche e atletiche, del norvegese non possa giocare nella difesa a quattro del Napoli. Detto ciò, non vorrei essere nell’allenatore. Sono scelte, queste, sempre difficili. Soprattutto, in situazioni come queste, è sempre necessario poter apportare dei cambiamenti, sia tattici che nello spogliatoio, al fine di evitare un appiattimento. Il Napoli si è già mosso in tal senso proprio con l’arrivo di Mazzocchi”
Dragusin vale davvero trenta milioni già nel mercato di gennaio?
“E’ una valutazione sicuramente altissima, anche se andrebbe considerato che, ad oggi, sono pochi i difensori centrali di qualità. Dragusin sta facendo ottime cose al Genoa. Tuttavia, non so se possa valere trenta milioni e se il Napoli possa permettersi di sborsare una cifra simile. Un calciatore giovane, pronto per spiccare il volo, ma parliamo di un costo forse elevato per glia azzurri”