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Carlo Jacomuzzi: Bisogna andare nello spogliatoio e dire ‘oh, ora si cambia’ !

A “1 Football Club”, programma radiofonico  in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, presidente Aioc ed ex direttore sportivo del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Il Napoli avrebbe avuto bisogno di ricaricare le pile dal punto di vista mentale o fisico?

“Mentale, sicuramente. Il doppio cambio di allenatore è stato uno sconquasso. Passare da Spalletti a Garcia, e da Garcia a Mazzarri, determina troppe differenze nell’approccio allenamento, nella forza di questi ultimi e nel tipo di gioco espresso. Ci sono tanti errori tattici che delineano una certa confusione mentale, come l’essersi fatti anticipare nell’area piccola in più di una occasione”

In questa stagione, sino ad oggi sciagurata, quanto stanno incidendo anche i calciatori?

“I calciatori sono quelli dello scorso anno, non c’è stato un cambiamento epocale. Il vero cambiamento è stato tattico e di preparazione alle partite. Le amnesie, la confusione nei singoli e nei reparti ne sono una dimostrazione. Sono delle difficoltà principalmente attinenti all’aspetto mentale degli azzurri. Difficoltà che, la passata stagione, non c’erano”

Come si svolta questa stagione?

“Bisogna andare nello spogliatoio e dire ‘oh, ora si cambia’. Serve massima attenzione tutti i giorni. Un ritiro può essere la soluzione per guardarsi negli occhi e confrontarsi, ricreare unione di intenti. Sarà un processo che esige il coinvolgimento e la volontà dello spogliatoio e dell’allenatore”

Il mercato può servire per cambiare passo?

“L’allenatore avrà visto delle lacune a cui il mercato può offrire delle soluzioni. Penso che gli osservatori azzurri abbiano già dimostrato di essere all’altezza. Bisognerà ricordarsi, però, che gli stranieri esigono un periodo di adattamento che il calendario non può garantire. Serviranno giocatori pronti alla pressione e alla mentalità del campionato italiano”

Meluso è l’unico dirigente sempre disponibile e mai alla ricerca di alibi. Come commenta la sua stagione?

“Una persona molto seria, che ha trovato difficoltà in tanti club ma che è riuscito a venirne fuori con la sua professionalità ed eleganza. Sta cercando di porre dei correttivi anche premendo sulla sua influenza nello spogliatoio. Non è facile, chiaramente. Bisognerebbe anche vedere quali sono i margini d’azione di cui gode Meluso. Fare un gran lavoro, come sta facendo il direttore sportivo degli azzurri, in questo momento, non è semplice. Il vero problema, tuttavia, è della società. Ad esempio, Mazzocchi andava scovato dalle giovanili. Guardate cosa sta facendo la Juventus con i giovani. I club italiani hanno le possibilità di lavorare con le giovanili e con gli italiani e lavorare sulla profondità delle rose. Si parla di trenta milioni per Dragusin… Avevo firmato il contratto di Cannavaro a 65 milioni di lire l’anno”