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Manfredini: “Quest’anno è un Napoli molto discontinuo”

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A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, Christian Manfredini, ex calciatore del Genoa.
Dall’arrivo di Mister Gilardino sembra cambiato tanto in casa Genoa.
“Genova è una piazza calda, appassionata, la ricordo con affetto. Credo stiano facendo un buon lavoro, un buon progetto. Gilardino è un Allenatore giovane ma anche il Tecnico giusto per programmare. Il prossimo anno si può pensare di fare qualcosa in più. Vedo entusiasmo e, quando c’è, si lavora sempre bene”.
Manfredini: Vitinha? Come vede il testa a testa con Retegui?
“Retegui ha potuto anche giocare in Nazionale. È un bel dualismo, avere concorrenza ed ottimi giocatori in un reparto può fare soltanto bene. Una società come il Genoa, però, è destinato a vendere giocatori di qualità. I rossoblù, però, hanno il merito di averli valorizzati”.
In Coppa d’Africa si aspettava la vittoria della Costa d’Avorio?
“Avendo origini ivoriane, non posso che essere felice. La costa d’Avorio è stata ripescata come terza, ma è riuscita sempre a trovare lo zampino giusto”.
Osimhen titolare contro il Genoa? Sarebbe una scelta sostenibile per lo spogliatoio?
“Nel calcio le gerarchie sono importanti. Tuttavia, ricordo quando giocavo nella Lazio, puntualmente, prima di ogni derby, sembrava che Totti non dovesse giocare a causa di infortuni o risentimenti. Quindi, a rigor di logica, avrebbe dovuto giocare chi era più in forma. Ma, alla fine, Francesco c’era sempre. Naturalmente, dipenderà dalle condizioni del nigeriano e dalla volontà del Mister. Tuttavia, certi giocatori vanno oltre le gerarchie e le condizioni fisiche. Parliamo di Osimhen, anche se l’aspetto fisico incide sul suo modo di giocare, sarà il calciatore ad avere l’ultima parola”.
Manfredini, chi è favorito tra Napoli e Genoa?
“Se mi aveste fatto questa domanda lo scorso anno, avrei sicuramente detto il Napoli. Quest’anno, però, è un Napoli molto discontinuo. È una gara aperta, seppur disputata nell’atmosfera calda del Maradona”.