fbpx

Padovano: Napoli-Juventus sarà una sfida anche tra i due nove: Osimhen e Vlahovic

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Michele Padovano, dirigente ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come arrivano Napoli e Juventus alla sfida del Maradona?
“Direi che sono due squadre incerottate. Il ha avuto una involuzione incredibile, di cui non ricordo precedenti, soprattutto dopo la vittoria di un tricolore. Credo che bisognerà aspettare ancora un po’ per capire se la squadra si sia ripresa, o se continui ad essere altalenante. La Juventus, invece, era, a mio avviso, tra le candidate per lo scudetto. Tuttavia, non si è dimostrata attrezzata per lottare per il vertice. Bisognerà lavorare, per un club come i bianconeri, con la forma mentis del successo, arrivare secondi è un fallimento”
La Juventus ha ingaggiato un dirigente top come Giuntoli. Il direttore sportivo sarà ancora affiancato da Allegri?
“Non so se Allegri rimarrà ancora in bianconero, ma Giuntoli è una garanzia. Il club ha preso il miglior dirigente in circolazione e può essere una garanzia sulla possibilità di fare le cose nel miglior modo possibile. Questa stagione, infatti, le operazioni erano limitate dalle esigenze di bilancio”
Che partita si aspetta domenica, tra Napoli e Juventus?
“Sarà una partita molto attenta da parte delle due squadre. Nessuna delle due vorrà perderla anche se sarà fondamentale il successo. Dopo che la società ha chiesto di entrare in Champions e valorizzare i giovani, credo che Allegri abbia seguito gli obiettivi stagionali. Ciò detto, potremmo assistere ad una gara molto tattica. Se la Juve ha subìto squadre come Frosinone ed Empoli, allora credo che la squadra si mostrerà guardinga anche con gli azzurri. Per quanto riguarda proprio i partenopei, infine, le sfide contro Juve e Torino saranno importanti per comprendere quanto il Napoli sia cresciuto e se sia uscito dalla crisi attuale”
Napoli-Juventus sarà una sfida anche tra i due nove: Osimhen e Vlahovic.
“Sono d’accordo, sono due attaccanti che, nel panorama mondiale, figurano tra i migliori. Osimhen, prima di partire per la Coppa d’Africa, è vero non abbia inciso per la squadra, ma va anche riconosciuto che i singoli hanno bisogno che la squadra si esprima al meglio per effettuare prestazioni ottimali. E’ un ragionamento che può adattarsi anche a Vlahovic, naturalmente”
Contro il Sassuolo si è visto un Napoli più propenso al gioco di squadra, con i calciatori che spesso hanno preferito servire il compagno in posizione migliore. Si aspetta di vedere la stessa cosa con la Juventus?
“Mi aspetto di vedere una squadra che proponga gioco, come lo scorso anno. Ripeto che, oltre la Juventus, anche il Torino sarà importante. Qualora queste due partite fossero vinte attraverso il gioco, allora si potrà parlare di un Napoli in ripresa. Va compreso che gli allenatori non hanno la bacchetta magica, e non possono cambiare drasticamente le sorti di una stagione in due settimane. Il Napoli, dunque, dovrà continuare questo campionato puntando sempre al successo, sperando che le avversarie perdano punti. Non andare in Champions, per una squadra come il Napoli, sarebbe una bestemmia. Per la prossima stagione, invece, ho fiducia nel presidente. Saprà rimediare alle problematiche e agli errori commessi quest’anno”
Il Napoli può ancora ambire alla Champions?

“È probabile solo ed esclusivamente se il Napoli le vincerà tutte, sperando che le contendenti non continuino a viaggiare a ritmi sostenuti, come ora. Il Bologna continua a vincere e convincere. All’Atalanta vanno fatti soltanto dei complimenti. Arrivare a determinati obiettivi è da Guiness dei primati, è un lavoro straordinario della società. La Roma, dopo l’addio di de Rossi, ha ritrovato la quadra. Si vede che c’è un lavoro importante. Per il Napoli, dunque, l’obiettivo deve essere vincerle tutte, poi si vedrà”