fbpx

Jacomuzzi: Diciamo bravo a Calzona, ma anche bravo a Mazzarri, che ha giocato senza Osimhen

Victor Osimhen
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, presidente Aioc ed ex direttore sportivo del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Prossimi impegni dell’Aioc?
“Il nuovo decreto legge mi pare sia una grande apertura verso l’Aioc. Si potrà pensare di accedere ad un contratto tipo, e a tutti i vantaggi del fine carriera. Penso sia un grande passo che consente di mettere in regola una grande categoria di lavoratori nascosti. Ci si darà appuntamento a Coverciano per capire quali saranno le mosse per concretizzare quel che era un obiettivo di partenza”
L’Atalanta ottiene un pareggio positivo contro lo Sporting.
“Devo ammettere che la Dea è stata sfortunata, non sapevano più cosa fare per inventarsi un gol. La supremazia tattica e tecnica mi pareva evidente. L’Atalanta è superiore allo Sporting e, al ritorno, pur essendo una sfida difficile sono sicuro potrà sorridere”
Al Torino servirebbe un attaccante come lei?
“Sicuramente servirebbe un attaccante che possa aiutare a finalizzare il gioco dei granata. Juric ha un certo tipo di gioco e la punta deve poter fare dei movimenti consoni al contesto di squadra. Bisognerebbe trovare l’uomo giusto, ma sarebbe l’ideale anche per poter guidare la piazza verso zone di classifica più ambiziose”
Per i giovani italiani sarebbe fondamentale poter puntare su di loro, anziché essere usati come pedine di scambio…
“Negli altri stati ci sono dei limiti, anche se noi non li abbiamo imposti. In Inghilterra si possono acquistare brasiliani soltanto se valgono almeno dieci milioni di sterline. Tuttavia, non si può pensare di vedere così tanti stranieri nelle primavere. Se non concediamo lo spazio necessario ai giovani proprio nelle primavere, quando lo concediamo? Sono tutti stranieri… È necessario porre un limite, dobbiamo crescere i nostri giovani”
Il vero Osimhen è mancato tanto, sia a Garcia che a Mazzarri. Ora che ritorna, la differenza si vede…
“Diciamo bravo a Calzona, ma anche bravo a Mazzarri, che ha giocato senza Osimhen. L’attuale tecnico è bravo, ma non possiamo non considerare che Mazzarri non avesse il Pelè della situazione. Bisogna ricordare che il nigeriano deve essere una persona molto seria. Spesso, i calciatori che tornato dalla Coppa d’Africa riscontrano dei problemi atletici, delle crisi. SI gioca in maniera particolare, si mangia in maniera diversa. Il nove azzurro è un gran professionista. Bisogna riconoscergli di essere ritornato in una condizione ottimale”
Contro il Torino si può pensare di rilanciare Natan dal primo minuto? Il brasiliano non ha avuto molto spazio, sinora.
“Forse, gli allenatori azzurri hanno intravisto delle difficoltà del brasiliano nell’adeguarsi al nostro calcio. In Brasile palleggiano di più, cercano meno l’affondo. Diamo il tempo al calciatore di adeguarsi. Non vedo un Torino in grado di aggrapparsi a quell’entusiasmo che gli azzurri sembrano aver ritrovato. Sarà difficile giocare contro il Napoli se i partenopei riusciranno a ritrovare continuità e motivazione”