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Aurelio De Laurentiis in Senato: “Serie A a 18 squadre!”

Lungo intervento quello del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis Il presidente Aurelio De Laurentiis che ha parlato a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica Italiana. Il presidente nel suo lunghissimo intervento ha evidenziato i mali del campionato italiano e come si potrebbero cambiare le cose dal punto di vista legislativo. Tante le tematiche affrontante nel discorso e, non sono mancati gli affondi da parte del patron azzurro, che non ha risparmiato nessuno.

Aurelio De Laurentiis al Senato: “È un caos, meglio una Serie A con 18 squadre. Legge sugli stadi ed eliminiamo i ricatti dei procuratori”

«Vorremmo che il governo stabilisse un voto ponderale a favore delle 7 società che sono determinanti per la costruzione di un campionato, perché altrimenti lo stesso non si reggerebbe in piedi. Non possiamo noi 7 società fondanti continuare a fare debiti. Il mio Napoli ha chiuso col bilancio in utile di 83 milioni, ma con quale fatica? Non potendo investire su impiantistica, vivai, dovendo esistere in un coacervo politico difficile come quello del Sud, non certo aiutato da quelli del Nord. Queste 7 società con la maggioranza creerebbero i presupposti di maggiore economicità della quale beneficerebbero anche le società minori che però devono fidarsi perché altrimenti creano ostacoli anche per una mollica in più».

SUGLI STADI

«Noi non abbiamo stadi ed infrastrutture, si è fatta una legge per accelerare, ma è tutto da vedere perché poi quando passa in mano alla politica locale c’è il burocratese. Per investire negli stadi c’è bisogno di un “cleaning” delle tifoserie. In Inghilterra gli hooligans sono stati messi fuori. Da noi abbiamo tifoserie condizionanti che possono dettare leggi limitative sul piano della frequentabilità dello stadio. Quando posi il problema ai politici, sono rimasto basito perché mi venne detto: “Guardi le tifoserie vanno allo stadio e non possiamo governarle”. Perché rappresentano voti. Questo è gravissimo perché è un’ammissione di debolezza dello Stato che ammette la delinquenza negli stadi e tutto ciò è inconcepibile».

SUI PROCURATORI

«Bisognerebbe eliminare i ricatti dei procuratori che sono la vera problematica del sistema calcio per l’indebitamento. Fanno lievitare i costi del sistema calciatori. Bisognerebbe combatterli allungando i contratti fino ad 8 anni in modo tale che il procuratore dopo i primi due anni non va da altri club per far salire il salario del suo assistito. E non bisognerebbe dare la possibilità ai club di essere procuratori dei calciatori. Così il problema sarebbe risolto: non ci sarebbero situazioni illegali di cui sentiamo parlare senza prove concrete, all’estero».

POLITICA E CALCIO

«Mi spiace far notare che i politici in generale credono che il Governo non debba interessarsi ai temi economici del calcio. O meglio che non possa il Governo stesso creare le condizioni che possano eliminare i miliardi di debiti che il calcio accumula ogni anno. Non chiediamo soldi ma, modifiche legislative che permettano al nostro settore di recuperare energie economiche e finanziarie».

SERIE A CON 18 SQUADRE

«Abbiamo permesso un caos totale nel passare nel 1986 prima da 16 a 18 squadre e poi a 20. Ma le partite passarono e passeranno, fino al nuovo campionato, a 75/80. I giocatori verranno usurati perché, per chi dovesse arrivare fino alla fine, ci sarà un’usura tale per cui quel campione l’anno seguente probabilmente dovrà stare in pensione e non partecipare con la stessa fisicità, preparazione e mente al campionato successivo».

«Le entrate – e conclude – non saranno commisurate a questa quantità di energia sprecata dove soltanto le istituzioni calcistiche porteranno a casa un risultato economico sulle nostre spalle ed i nostri investimenti. Cosa fare dunque? La Serie A non avrà mai la forza di ridurre il numero di squadre, lo deve fare il Governo che deve prendere atto che dai prossimi campionati il numero delle squadre deve essere X e non Y, perché non ci sono i fatturati per giustificarne l’esistenza. Questo campionato è portato avanti da 7, massimo 8 squadre, il governo deve capirlo, il resto è fuffa».