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Napoli-Lecce 0-0, le pagelle: Top Ngonge, Flop Anguissa

Napoli e Lecce si sono affrontate questa sera, allo stadio “Diego Armando Maradona”, in una gara valevole per la trentottesima (nonché ultima) giornata di campionato. Pareggio a reti inviolate che decreta ufficialmente la fine di una stagione dannatamente sciagurata per i colori azzurri.

 

Napoli-Lecce 0-0, le pagelle:

Meret 6 – Inoperoso o quasi.

Di Lorenzo 5,5 – Oggi il capitano non ha demeritato più di altre volte. Certo, il periodo è di quelli negativi, anche e soprattutto al netto delle voci di mercato che nelle ultime ore hanno visto il suo nome affibbiato a questa o a quella squadra. Calzona ci mette del suo sostituendolo all’85. Fischi immeritati.

(’85 Mazzocchi s.v.)

Ostigard 6 – Qualche chiusura degna di nota e poco altro.

Juan Jesus 5,5 – Prestazione guardinga. Il brasiliano si è fatto trovare pronto durante le (poche) folate offensive dell’attacco salentino.

Olivera 5 – Il sudamericano ha disputato una gara sottotono, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Ha sciupato pure un goal già fatto.

Anguissa 4,5- Tenta di imbastire qualche folata offensiva, ma non riesce ad incidere sulla gara. Come da un anno (o quasi) a questa parte.

Lobotka 5,5 – Tanto impegno e qualche giocata delle sue in mezzo al campo. Ultima parte di campionato un po’ in calo.

Cajuste 6 – Corsa, dinamismo, volontà. Qualche imprecisione. Ed un palo che grida ancora vendetta.

(’65 Osimhen 6) – Sei politico (solo) per quella che è stata la sua storia in maglia azzurra.

Politano 5 – Evanescente. Resta, ad ogni modo, uno dei migliori della stagione appena conclusasi.

(’46 Ngonge 6,5) – Entra con la garra giusta e sfiora il goal con un paio di conclusioni dalla distanza (una sul palo). L’ex attaccante del Verona può rappresentare uno di quei nomi da cui ripartire nel prossimo campionato.

Simeone 5 – Poche occasioni e tanta volontà.

(’46 Raspadori 5,5) – Entra nella ripresa per cercare di ravvivare un po’ la fase offensiva degli azzurri. Non ci riesce. Anzi, talvolta rallenta pure il gioco.

Kvaratskhelia 6 – Dribbling e generosità. La lucidità, invece, lascia un po’ a desiderare. Nel complesso, però, il georgiano s’impegna allo stremo.

Calzona 4,5 – Squadra senz’anima. Il tecnico calabrese, purtroppo, non è riuscito a lasciare un segno sulla panchina azzurra. E di colpe ne ha parecchie anche lui.