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Bonfrisco: “Abbiamo bisogno di formare gli arbitri su principi solidi e di buon senso,”

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Il mondo del calcio è da sempre intriso di passione e polemiche, ma negli ultimi anni una delle tematiche che ha diviso tifosi, addetti ai lavori e giocatori è senza dubbio l’introduzione del VAR (Video Assistant Referee).

In una recente puntata di Casa Serie A , Angelo Bonfrisco, ex arbitro di lunga esperienza, ha condiviso le sue riflessioni sul VAR e sul ruolo degli arbitri, in un dibattito che ha toccato vari aspetti del calcio moderno.

Il VAR: Innovazione o Complicazione?

Bonfrisco ha evidenziato come l’introduzione del VAR abbia cambiato radicalmente il modo di vivere e interpretare il calcio, sia in campo che sugli spalti. “Adesso è tutto complicato”, ha affermato, riferendosi alla necessità di interrompere il gioco per verificare ogni possibile irregolarità. Uno dei punti più critici, secondo Bonfrisco, è il tempo che intercorre tra il gol e la sua convalida definitiva. “Non puoi neanche più esultare subito,” ha detto, riflettendo sulla frustrazione di giocatori e tifosi costretti a trattenere l’entusiasmo in attesa del verdetto del VAR.

La tecnologia è sicuramente un passo avanti nella ricerca della giustizia sportiva, ma Angelo Bonfrisco ha sottolineato che “non sempre si è velocissimi” nelle decisioni, soprattutto quando si tratta di situazioni complesse come il fuorigioco. Il VAR semiautomatico ha ridotto i margini di errore, ma rimangono domande aperte sulle interpretazioni arbitrarie di certi episodi, che continuano a scatenare polemiche.

Il Futuro del Fuorigioco: Ritorno al Buon Senso?

Uno degli aspetti più discussi è la definizione del fuorigioco.  Bonfrisco ha ricordato con nostalgia i tempi in cui si considerava solo la posizione dei piedi. Oggi, invece, “basta una parte del corpo con cui puoi segnare per essere in fuorigioco”. Una situazione che, secondo lui, ha reso il calcio più complicato, perdendo in parte il senso pratico del regolamento. Per molti, un ritorno a criteri più semplici potrebbe ridare fluidità al gioco e ridurre le interruzioni.

Il Ruolo degli Arbitri e l’Eredità di Orsato

Un altro tema caldo trattato da Bonfrisco è il nuovo incarico di Daniele Orsato, nominato responsabile della formazione dei giovani arbitri. “Orsato è l’uomo giusto,” ha dichiarato Bonfrisco, sottolineando la sua esperienza e la capacità di tramandare i principi fondamentali della professione arbitrale. La sua nomina segna un passo importante per la crescita tecnica e morale delle nuove leve, in un momento in cui il livello medio degli arbitri è spesso sotto esame.

Secondo Bonfrisco, però, è necessario separare la parte tecnica da quella amministrativa e politica, che negli ultimi anni ha creato non pochi problemi nel sistema arbitrale italiano.

“Abbiamo bisogno di tornare a formare gli arbitri su principi solidi e di buon senso,” ha concluso.

Tra Nostalgia e Innovazione: Il Calcio Romantico

Il dibattito ha toccato anche la nostalgia per un calcio più “romantico”, quando gli errori arbitrali facevano parte del gioco e alimentavano discussioni accese tra tifosi. Gigi Cavone, caporedattore di Rai Sport, ha ricordato come il calcio, pur con i suoi errori, era vissuto con maggiore spontaneità. Oggi, con il VAR, ogni decisione è sottoposta a un’analisi quasi chirurgica, riducendo il margine per quella che molti chiamavano”