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Højlund e il fortino Maradona: il nuovo Napoli ha già un’anima

Il Napoli di Antonio Conte ha già trovato le sue colonne: una è il “fortino” Stadio Maradona, dove gli azzurri non perdono da quasi un anno solare; l’altra ha il volto, il fisico e il futuro di Rasmus Højlund, il bomber danese arrivato in prestito dal Manchester United e già al centro del progetto tecnico.

Secondo quanto riportato oggi da La Gazzetta dello Sport, il club partenopeo ha già deciso: vuole esercitare il diritto di riscatto per Højlund, versando 44 milioni di euro nelle casse dello United. Un investimento importante, che testimonia la centralità dell’attaccante classe 2003 nel nuovo ciclo targato Conte.

“Rasmus è l’uomo del presente e del futuro”, scrive Vincenzo D’Angelo. “È in prestito, il club vuole pagare lo United”.

Il contratto prevede un prestito iniziale da 6 milioni di euro, un ingaggio da 4 milioni annui fino al 2031 e una clausola rescissoria da 85 milioni, valida a partire dal 2027. Una formula moderna, pensata per blindare il talento senza bruciarlo, dando al Napoli tutto il tempo per trasformarlo nel centravanti simbolo della rinascita.

Il nuovo idolo dei tifosi

La maglia azzurra sembra calzare a pennello al centravanti danese, che ha già conquistato la tifoseria con gol, assist e un atteggiamento combattivo. A Castel Volturno, nel test amichevole contro l’Avellino, ha brillato Noa Lang con una rete, ma è stata ancora una volta la presenza di Højlund a far parlare.

“Conte lo ha scelto come punto fermo. Il feeling è totale”, sottolinea il quotidiano sportivo.

E mentre il Napoli lavora sul campo e sui contratti, i numeri raccontano una squadra che ha già trovato una solidità sorprendente, soprattutto davanti ai propri tifosi.

Il Maradona è un fortino: Napoli imbattuto nel 2025

L’altro dato che impressiona è l’imbattibilità casalinga del Napoli nel 2025. Lo stadio Diego Armando Maradona è diventato una vera e propria roccaforte. In questo anno solare, solo tre club nei top 5 campionati europei possono vantare lo stesso record: Napoli, Liverpool e Monaco.

Come riporta Antonio Giordano su Gazzetta, il Napoli ha ottenuto 10 vittorie e 3 pareggi in casa, senza mai conoscere la sconfitta. Dall’Udinese al Genoa, tutte sono uscite dal Maradona a mani vuote o con un solo punto. Il calendario adesso propone una sfida interna al Torino, che potrebbe estendere ulteriormente la serie positiva.

“Fort Napoli è un dovere ispirato da una necessità: trasformare lo stadio in un’arma”, scrive Giordano.

La forza di Conte: pochi gol subiti e massima resa

Il Napoli è diventato una macchina quasi perfetta in casa. Le statistiche parlano chiaro: miglior difesa nei top 5 campionati europei, solidità tattica, cinismo sotto porta. È la mano di Antonio Conte, che ha saputo plasmare in pochi mesi una squadra compatta, pronta a soffrire e a colpire con ferocia.

“Dieci successi e tre pareggi, con appena sei gol subiti nelle quattordici partite complessive disputate”, ricorda il quotidiano.

Una cifra che impressiona e che mette in risalto il lavoro fatto su concentrazione e mentalità. Ogni partita casalinga è diventata un manifesto del calcio pragmatista di Conte: ordine, compattezza e verticalità.

Un Napoli ambizioso

Con il ritorno in Champions e l’accesso probabile agli ottavi, il club partenopeo punta a confermare il proprio status internazionale. L’acquisto a titolo definitivo di Højlund sarebbe un segnale forte, un investimento in linea con le ambizioni di De Laurentiis e con la linea verde che si vuole seguire.

“Grandi ambizioni. Il Napoli vuole tenere Højlund, un attaccante moderno, potente, già decisivo”, chiosa la Gazzetta.

In parallelo, mantenere l’imbattibilità al Maradona significa anche consolidare l’identità di squadra e il legame con la tifoseria. In un’epoca in cui molti stadi faticano a riempirsi, quello di Fuorigrotta resta un catino bollente, capace di trascinare i giocatori oltre ogni ostacolo.

Il Napoli ha già trovato la sua rotta: da una parte c’è il presente solido e maturo del fortino Maradona, dall’altra il futuro ambizioso rappresentato da Højlund. Il club azzurro ha le idee chiare e punta a costruire su basi concrete: un progetto tecnico, economico e umano che vuole riportare il Napoli stabilmente tra le grandi d’Europa.