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ESCLUSIVA – Manuel Parlato contro i divieti: “Le restrizioni non bastano, serve un tavolo tra Stato, club e tifosi”

Nel corso della trasmissione Stop Tifo Negato, promossa da Casa Napoli in collaborazione con il club Milano Azzurra, il giornalista Manuel Parlato è intervenuto duramente sulle restrizioni sistematiche che da anni colpiscono i tifosi del Napoli, impedendo loro di seguire la squadra in trasferta.

Nel mirino, ancora una volta, il divieto di trasferta per i residenti in Campania, valido anche per la gara Torino-Napoli del 18 ottobre. Parlato ha analizzato il fenomeno da diversi punti di vista, mettendo in evidenza le gravi responsabilità delle istituzioni, la mancanza di un piano reale di sicurezza e l’inutilità della tessera del tifoso.

“Le restrizioni partono dal fallimento dello Stato”

«Il problema è che se lo Stato non riesce a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, iniziano le restrizioni. Fatto sta che queste restrizioni, guarda caso, toccano sempre i tifosi napoletani. Il problema non è una questione circoscritta, ma generale. Per punire pochi che possono creare qualche problema fuori dallo stadio, si vieta a tutti i tifosi di andare in trasferta. Questa è una restrizione.»

“Chi gestisce davvero l’ordine pubblico?”

«Prima l’ordine pubblico lo garantiva la polizia, dentro e fuori dallo stadio. Adesso ci sono gli steward, che però non hanno funzione di polizia giudiziaria. Quindi, chi gestisce l’ordine pubblico? Bisognerebbe che le società di calcio, il Viminale e anche i rappresentanti degli ultras si sedessero a un tavolo e decidessero insieme come gestire la situazione. Le restrizioni non possono essere l’unica risposta.»

“Si parla di stadi pieni, ma i tifosi non possono viaggiare”

«Abbiamo detto che vogliamo riempire gli stadi, ma poi non permettiamo la libera circolazione a un tifoso normale che vuole partire dalla Campania, dal Lazio o dalla Lombardia per vedere la propria squadra del cuore. Se andiamo ad analizzare le trasferte vietate al Napoli lo scorso anno, e anche quest’anno, vediamo che questa misura viene adottata in modo sistematico verso i tifosi del Napoli.»

“Manca la certezza della pena, non gli strumenti”

«In Inghilterra, se fai un reato dentro lo stadio, ti arrestano subito. Qui manca la certezza della pena. In Italia, se accendi una sigaretta in uno stadio inglese, ti arrestano. Qui lo steward non ha autorità. Non può intervenire. Quindi il problema non è solo di ordine pubblico, ma di gestione generale e di volontà politica.»

“La tessera del tifoso è inutile e inefficace”

«La tessera del tifoso non serve a niente. Non viene controllata nemmeno l’identità. Serve solo a scoraggiare i gruppi organizzati dal partire. Ma così si impedisce anche al tifoso normale di andare in trasferta. È una restrizione generalizzata.»

“Colpiti sempre i tifosi del Napoli: un dato di fatto”

«Ripeto, non è una cosa che riguarda solo i tifosi del Napoli, ma il problema è che ai tifosi del Napoli viene sistematicamente impedito di andare in trasferta. E questo è un dato di fatto. Non è un dato statistico, ma basta guardare le partite giocate senza pubblico ospite.»