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Fabbricini: “ La sudditanza? Non c’è, poi se qualche arbitro è sensibile a qualche squadra, escono altre cose”

Fabbricini: Lasciatemi fare il dirigente di sport, io credo che la VAR debba essere scritta con la V semplice e non con la doppia. Deve essere uno strumento per facilitare le valutazioni

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione  in onda su Radio CRC, è intervenuto Roberto Fabbricini, ex Commissario della FIGC.

Queste le sue parole:

Napoli-Juventus nuovo classico? Questa diventa una classica nelle classica. È una bella partita tra la più titolata d’Italia e una delle migliori negli ultimi tempi. Onore alla Juventus per i suoi grandi risultati, onore al Napoli che ormai da un decennio fa parte del piano nobile del calcio italiano.

Commissariamento? Non è stata una fuga veloce, ma un’esigenza del calcio italiano non per motivi amministrativi, ma politici e tecnici. Esperienza da ripetere? Con grande sincerità da ripetere spero di no per il calcio italiano. Non dico che farei tutto, ma forse cambierei metodo. Le iniziative che ho preso le ho prese non per interesse personale, ma ritenevo fosse opportuno fare qualche azione, altre credevo fossero propedeutiche per il calcio italiano.

Serie B? Io ho agito in base ad un’esigenza stretta e richiesta dalla Lega di serie B. Voglio lasciare al presidente Gravina questa patata bollente e mi pare che la stia cuocendo abbastanza bene. 

De Laurentiis dice che pensar male è inevitabile? Io ho avuto la fortuna di conoscerlo direttamente. Ne ho apprezzato la passione e il calore, a volte molto forte e dovuto alla voglia di migliorare tutto il calcio italiano e non solo la sua società. Io credo che bisogna rispettare quello dice, ma non voglio entrare nel merito.

Lasciatemi fare il dirigente di sport, io credo che la VAR debba essere scritta con la V semplice e non con la doppia. Deve essere uno strumento per facilitare le valutazioni. Tutti abbiamo le passioni per una squadra calcistica, tutti ripensiamo agli errori, ma qualche volta tralasciamo se ci ha dato qualche mano. Io credo che tutti dobbiamo aiutarci per far sì che questa innovazione del VAR diventi positiva. 

In Italia sudditanza verso chi è più forte? Abbiate pazienza io ho esperienza, ricordo che si parlava di sudditanza già in passato. Un tempo questa sudditanza era raccontata dai giornali e non dalla televisione.

C’è o no? Io dico che non c’è, fatemi essere romantico. Poi se qualche arbitro è sensibile a qualche squadra, escono altre cose. Arbitri autonomi? È stato uno degli ostacoli che il commissariamento ha incontrato. A Coverciano ringraziai gli arbitri, che ho detto che loro erano i “ custodi del tempio” da lì ho fatto capire che non dovevano avere pesi politici.

Al di là di Nicchi o non Nicchi può sembrare il lancio di una saetta: a mio avviso l’arbitro deve essere fuori da ogni discorso politico. Facciamolo fare a chi in questo momento ha in mano la federazione. Per me l’arbitro è come la moglie di Cesare, libera da ogni sospetto ”.

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