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Italia-Polonia: non è che adesso faremo già gli sconfitti

italia polonia under 21

Italia-Polonia under 21: 0-1. Nella seconda giornata degli Euopei Under 21 un goal di Bielik infligge una sconfitta amara agli azzurrini. Italia che ora non deve perdersi via

Italia-Polonia under 21: o-1. Una steccata che non ci aspettavamo e che forse non ci voleva. Ma d’altronde il bello dei gironi è anche questo. Cioè ritrovarsi dalle stelle di un’impresa contro una formazione di campioni a una delusione inaspettata. Certo è che adesso non ha senso andare a fare le solite super analisi. Anzi, di più, la solita spataffiata di elogiatori del calcio non italiano. Non facciamo nemmeno i giornalisti italiani: oggi tutti in elogio, domani tutti in critica. Diciamo che non ce l’aspettavamo e che sicuramente Di Biagio qualche colpa ce l’ha. Tuttavia c’è un’altra partita e ci sono ancora ampie chance di qualificarsi. Certo la somma dei due tempi non fanno una vera e propria sufficienza. Stanchezza o solita smisurata convinzione di aver già 6 punti in tasca? In ogni caso rimettiamo ordine nelle cose.

Italia-Polonia: primo tempo

L’Italia arriva forte della vittoria-scontro diretto per il primato del girone contro la Spagna. La Polonia giunge a Bologna con la vittoria strappata al Belgio. Quasi a sorpresa. Di Biagio decide per alcune modifiche: Adjapong, Cutrone e Orsolini dall’inizio.

Il primo tempo vede gli azzurrini più convinti, ma anche più spreconi. Prima di tutto Mandragora che sbaglia un goal facile facile e poi manca il giusto tempismo in Cutrone e Chiesa. La Polonia presenta il suo 5-41, con l’ex doriano Kownacki davanti con l’appoggio del centrocampista offensivo Szymanski. Loro tengono le due linee e poi ci beffano. Uno degli uomini più pericolosissimo il difensore Bielik rigira a rete una ribattuta su calcio da fermo. Meret, straordinario in questa stagione, si fa appena sorprendere, la sfera tocca il palo e va in rete. Bologna resta in silenzio per pochi secondi. Poi si riprende e si risveglia la furia di Chiesa, che prova a guidare i suoi. Dalle fasce con Adjapong  e Di Marco si prova a spingere e proprio dalla fascia parte il diagonale di Chiesa. Ma il portiere polacco è reattivo e pronto, nonostante la potenza. Sempre da uno slalom in fascia, stavolta lato opposto, l’eroe di casa Orsolini trova un diagonale forte e teso, che tocca il palo e va in rete. Momento di liberazione, ma è netto fuorigioco. Si chiude qui il primo tempo.

Italia-Polonia: secondo tempo

Nella ripresa subito Kean dentro al posto di Orsolini (fuori per infortunio). Poi dopo pochi minuti ancora esordio europeo per il gioiellino bresciano Tonali. Stavolta è Mandragora, un po’ nervoso e un po’ fiacco a lasciargli il posto. L’Italia spera e noi tutti pure, di risvegliarsi. In realtà la benzina è poca. Chiesa non può far sempre il pazzo, anzi pur correndo e rientrando spesso, non rende. Pellegrini ha su un rimpallo in area il colpo buono, ma lo piazza alto. Successivamente ci si mette quella sfortuna che tanto ci piace. Per cui lo stesso centrocampista della Roma scaglia un destro velocissimo e perfetto. Ma, purtroppo, talmente tanto che prende il palo. Dal 70′ in poi assistiamo a un’accozzaglia di cross mediocri, giocate laterali inutili, qualche lamentela in area per falli veniali e nulla più. Il portiere polacco anzi è un disoccupato della serata. L’ingresso di Zaniolo non incide per nulla e a parte qualche rasoterra da telecronaca altro non c’è.

Italia-Belgio: destino finale

E sabato contro il Belgio, ormai fuori, l’italia deve vincere e poi sperare negli altri. In particolare che la Polonia vinca o pareggi contro la temuta e maestosa e indomabile Spagna. Teoricamente a noi è stato dato il compito più semplice, ma gli altri faranno il proprio? Insomma, come spesso ci accade, da buoni italiani, ci ritroviamo a guardare in casa altrui. L’unica vera colpa che possiamo attribuirci è la solita: questa idea ossessiva che le squadre piccole sono delle formazioni-materasso.

Tanto per cambiare, anche stasera siamo stati smentiti. Ecco che ci serve una cabala per arrivare alle maledette Olimpiadi. Ecco che ci tocca fare il solito miracolo italiano…con buona pace del pubblico bolognese…

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