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Pomeriggio a Dimaro: sprazzi di vero Napoli in campo

Pomeriggio a Dimaro

Pomeriggio a Dimaro: sprazzi di vero Napoli in mezzo al campo

Il secondo allenamento del 14 luglio presenta una squadra attenta e rinvigorita. Nel pomeriggio a Dimaro si vedono sprazzi di vero Napoli in campo.

Tutti presenti i calciatori. Rientra con il gruppo anche Callejon che ha riposato in mattinata. Ghoulam svolge invece lavoro differenziato in palestra anche nel pomeriggio.

Assenti del tutto Tonelli ed Inglese.

Siparietto a bordo campo

Al termine del riscaldamento un piccolo tifoso con la maglia numero 24 di Insigne gli lancia un pallone in campo con tanto di pennarello per farselo autografare. Il capitano azzurro, che in quel momento si trovava proprio sotto la tribuna, si avvicina ed accontenta il bambino.

Il pubblico ha gradito, soprattutto l’inventiva del giovane fan napoletano.

Aumenta il carico di lavoro nel pomeriggio di Dimaro

Una volta ultimato il riscaldamento in palestra i giocatori si sono recati sulla pista di atletica dall’altro lato del campo. A bordo pista i preparatori hanno condotto vari esercizi di carico a corpo libero, accompagnati da scatti e brevi allunghi.

Gli Ancelotti allestiscono il campo per un esercizio nuovo. La quadra viene divisa in due gruppi e l’esercizio consiste nel far girare la palla a terra da un angolo di campo centralmente, fino a tagliare in diagonale ed arrivare all’angolo opposto, dove attenderà un altro calciatore addetto al cross al centro per un compagno. La particolarità consiste nel far ruotare i giocatori in tutti i momenti dell’azione, facendoli sperimentare sia nell’impostazione che nel cross e nella conclusione a rete.

L’esercizio viene proposto anche nella versione con il lancio lungo ad attraversare il campo.

Bianchi contro Verdi

Vengono formate due squadre da dieci giocatori. I tre portieri si alternano.

Squadra bianca: Di Lorenzo; Maksimovic; Chiriches; Hysaj; Callejon; Rog; Palmiero; Milik; Younes; Tutino.

Squadra verde: Malcuit; Manolas; Luperto; Mario Rui; Gaetano; Zielinski; Verdi; Mertens; Insigne; Vinicius.

Viene provata con insistenza l’impostazione del gioco a partire dall’area di rigore con portiere e difensori centrali. Il pressing è più alto e la manovra più rapida, che non disdegna anche qualche contatto grintoso. Mister Ancelotti si sbraccia e guida i suoi nella costruzione del gioco. Esige continui cambi di gioco e rapidità di esecuzione con pochi tocchi di palla. Fischia la pausa del gioco quando qualcosa non va come vuole lui.

Finalmente si parla

Un aspetto fondamentale emerso nella seduta pomeridiana di allenamento è stata la continua comunicazione tra i giocatori in campo. Ad alta voce chiamano palla, cercano sostegno nell’azione o continuano ad incitare. E’ un presupposto di vitale importanza nella costruzione del gioco.

Partitella

L’ultima fase dell’allenamento è una partitella in metà campo undici contro undici. La sfida si chiude sull’1-1: al vantaggio di Verdi (tiro di precisione all’angolino basso) risponde Younes con un goal di destro a giro a seguito di un dribbling. Lo stesso tedesco si divora il goal della vittoria nel finale a porta vuota su suggerimento di Callejon, sparando la palla alta sopra la traversa.

Da evidenziare l’ottimo lavoro e forma fisica dei portieri. Karnezis, Contini ed Isadiak si rendono protagonisti di parate belle stilisticamente e molto difficili. Su tutte una speciale menzione va fatta al più giovane Isadiak, capace di deviare in angolo con un balzo all’indietro e la mano sinistra di riporto un tiro a giro di Mertens. Per la porta del futuro il Napoli ha già buon materiale a disposizione.

Un attimo di apprensione dei tifosi per Zielinski, che in seguito ad un contrasto con Palmiero si teneva con la mano il ginocchio sinistro. Per fortuna nulla di grave ed il polacco ha continuato ad allenarsi senza problemi.

In grande forma, nonostante siano stati i suoi primi due allenamenti in azzurro, si è presentato nel pomeriggio Manolas. Il greco ha l’aria di un bambino al primo giorno di scuola che vuol mettere subito le cose in chiaro, dimostrando di poter essere uno dei primi della classe. In particolare è impressionante la sua prestanza fisica e la voglia di recuperare palla. Si merita in due occasioni il riconoscimento del pubblico grazie a due interventi in scivolata duri ma puliti.  Forse non sarà la panacea di tutti i mali difensivi, come scrive di lui il collega di casanapoli.net, Nello Paolo Pignalosa.

Sicuramente è un buon inizio. Si dice che chi bene inizia sia a metà dell’opera.

 

 

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