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Ancelotti ed il curioso retroscena dopo Napoli – Atalanta

Erano otto amici al Var, Ancelotti e il curioso retroscena con l’arbitro dopo Napoli-Atalanta (clicca qui)

Ancelotti e il curioso retroscena con l’arbitro dopo Napoli-Atalanta. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, è stato chiesto l’intervento del tecnico del Napoli dopo il caos in campo ma a parlare non era l’arbitro Giacomelli. Ecco cosa è realmente accaduto…

Tutto inizia quando il direttore di gara decide di sventolare il cartellino rosso sotto al naso del tecnico azzurro Carlo Ancelotti, eh si proprio a colui al quale Giacomelli aveva chiesto aiuto per placare gli animi. Un cartellino rosso mostrato proprio a lui, a Carlo Ancelotti, fuori per la seconda volta in Italia. Sventolato sotto il naso di chi con grande onestà intellettuale a Ferrara, dopo il match con la Spal fece subito chiarezza dicendo: quello concesso a noi non era rigore, le mani del difensore sono attaccate al corpo”.

L’INVITO

«Carlo, andiamo a parlare». Pronto l’intervento di Cristiano Giuntoli che prova a calmare uno spogliatoio rovente poi si avvicina a Carlo Ancelotti e gli riferisce che c’è stato un invito. Bisogna andare, bisogna affrontare il post partita, il protocollo, c’è quindi un botta e risposta su punti di vista che, ovviamente, non coincidono.

IL RETROSCENA

Nello stanzone dove si trovano l’arbitro Giacomelli, gli assistenti, il quarto uomo ed anche gli addetti al “VAR” si chiedono spiegazioni, si prova a confrontarsi con coloro che hanno diretto la gara tra Napoli ed Atalanta, si provano a capire le decisioni, si prova a capire il perchè. A disquisire con Carlo Ancelotti però non è il direttore di gara bensì l’ex arbitro Luca Banti, attualmente impegnato in qualità di Video Assistant Referee. Il tecnico del Napoli stupito afferma: “Ma scusa, perché parli tu? Non è stato lui a dirigere la gara…?”. Ed allora, parafrasando una vecchia canzone si può dire… Erano otto amici al Var.

 

 

 

 

 

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