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La Lega Calcio risponde NO al Ministro Spadafora, nessuna partita in chiaro

Si chiude con un secco NO da parte della Lega Calcio. Respinta la proposta di far vedere le partite in chiaro

E’ di ieri il messaggio che il Ministro Spadafora ha inviato ai vertici di Lega e Figc. La sua richiesta di far trasmettere in chiaro le partite di questa giornata di campionato però non è andata a buon fine.

Favorevole la Figc, non si è fatta attendere la risposta negativa della Lega Calcio.  “Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A Tim, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire”.

 

La patata bollente viene rigirata, in modo sottinteso, al Governo. L’unica possibilità sarebbe un decreto ministeriale, per motivi di ordine pubblico, che vada a modificare la Legge Melandri. Probabilmente, il Ministro Spadafora si aspettava che non si arrivasse a tanto.

Per quanto la Figc sia sia mostrata disponibile, il suo parere in pratica non ha rilevanza. E’ la Lega Calcio che si occupa della cessione dei diritti TV: ad oggi nessuno ha acquistato quelli della trasmissione in chiaro e procedendo in tal senso si lederebbero i diritti di chi invece ha già pagato.

Pier Francesco Forleo, direttore dei diritti sportivi, ha immediatamente comunicato alla Lega di A, la disponibilità della RAI a trasmettere le partite di calcio in tv.  “Noi raggiungiamo il 99,87 per cento della popolazione”. Sky già da tempo aveva proposto di trasmettere il match più importante del prossimo weekend, Juve-Inter, sul proprio canale in chiaro Tv8. DAZN fa notare che i diritti vanno messi a disposizione di tutti ma attraverso un bando pubblico e non ci sono i tempi tecnici.

 

Medesima disponibilità è stata offerta da Mediaset che vorrebbe trasmettere lo scontro al vertice dell’Allianz Stadium su Canale 5. Ma nel caso in cui la Rai dovesse ottenere parte delle partite, a minacciare la Lega di A c’è una lettera inviata dall’amministratore delegato di Rti, Marco Giordani, che il 25 febbraio invitò i vertici della massima serie a “non compiere scelte che possano rivelarsi discriminatorie o provocare danno alla scrivente”.

Come sempre, tutti d’accordo a pensare soprattutto ai tifosi

Non sembrano esserci soluzioni, almeno da prendere in autonomia, ma la Lega dovrebbe adeguarsi in caso di decreto ministeriale.  La richiesta di Spadafora è arrivata dopo tre interrogazioni parlamentari. Un percorso articolato  e sicuramente per niente rapido. A questo punto non resta che aspettare e capire quanto sia forte la volontà del Governo nell’agevolare i tifosi.

 

1 thought on “La Lega Calcio risponde NO al Ministro Spadafora, nessuna partita in chiaro

  1. A questo punto, se veramente esistesse ” L’UNITA’ NAZIONALE”, tutti i tifosi dovrebbero almeno per una giornata
    non seguire i collegamenti e le partite. Sarebbe la giusta risposta, ma chissà . . .

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