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Operazione Tabata: il piano di Gattuso per gli allenamenti da casa del Napoli

mr gattuso

Slittata al 23 marzo la ripresa degli allenamenti a Castel Volturno, Gattuso si affida alla Operazione Tabata

Napoli, scatta l’Operazione Tabata. Non si tratta di un film e nemmeno di una nuova competizione sportiva che vedrà impegnati gli azzurri. Tutt’altro. È il piano di allenamenti scelto da Gattuso per i giocatori che sono a casa per la tutela della propria salute.

Dopo lo stop della Serie A per l’emergenza coronavirus, anche i calciatori azzurri stanno rispettando le regole varate dal DPCM. Dunque, Insigne e compagni in questi giorni sono a casa per ridurre i rischi di contagio.

Ovviamente, per degli atleti professionisti è sempre importante non perdere la forma fisica ottimale. Per questo motivo, Gattuso ha proposto ai suoi giocatori l’Operazione Tabata.

Come riporta il quotidiano La Repubblica, si tratta di un metodo di preparazione atletica varato negli anni ’90 da uno scienziato giapponese che ha dato anche il nome agli esercizi.

L’allenamento si basa su una serie di impegni caratterizzati da un livello d’intensità piuttosto alta. In questo modo, si consente agli sportivi di restare in forma costantemente. Nel dettaglio, si è chiamati a seguire due ore di training che vanno però suddivise nell’arco dell’intera giornata.

Tutto ciò va supportato da uno specifico piano alimentare. Gennaro Gattuso e il suo staff, quindi, hanno deciso di ricorrere ad una sorta di “smart-working” calcistico. Nell’attesa di poter tornare al più presto ad allenarsi quando sarà passata la fase più acuta e pericolosa dell’epidemia di coronavirus.

Napoli: gli allenamenti a Castel Volturno ripartono il 23 marzo

Il Napoli, stando al programma iniziale, si sarebbe dovuto ritrovare mercoledì 18 marzo a Castel Volturno per riprendere gli allenamenti tradizionali. In queste ore, però, è arrivato un comunicato ufficiale del club. Il rientro è stato spostato a lunedì 23 marzo.

I giocatori dovrebbero ritrovarsi per una prima seduta mattutina. Probabilmente, tenendo conto dell’emergenza sanitaria che si sta verificando in Italia, la società ha preferito rimandare di un’altra settimana il ritorno in campo.

L’obiettivo è quello di garantire il massimo delle condizioni igienico-sanitarie per far sì che gli atleti non corrano alcun pericolo di contagio da Covid-19. D’altronde, anche l’Associazione Italiana Calciatori ha ribadito più volte che è fondamentale dare la priorità alla tutela della salute dei giocatori.

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