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IL MATTINO – Mostra d’Oltremare presa d’assalto per recuperare cibo. A Napoli si sente l’effetto del distanziamento sociale

IL MATTINO - Mostra d'Oltremare

IL MATTINO – Mostra d’Oltremare assaltata per portar via cibo.

“Si sta come d’autuno sugli alberi le foglie”!!!

Questa è la sensazione che tutti noi stiamo vivendo in questo momento storico della nostra vita.

Stiamo combattendo, restando a casa, una guerra contro un virus, Covid-19, ma è sopratutto guerra di nervi a cui nessuno di noi era abituato.

Non è un conflitto armato

Fosse scoppiato un conflitto sarebbe stato diverso, ognuno avrebbe partecipato secondo le esigenze della patria e si sarebbe scritta una storia diversa, con caduti, lacrime e tanto altro.

Oggi per il Coronavirus stiamo combattendo per la sopravvivenza restando a casa, perchè è l’unico modo, e in Italia si contano più di 12.000 vittime.

Si sentono in giro storie che rievocano i racconti dei nostri nonni come ad esempio quella che arriva da Fuorigrotta, laddove alla Mostra d’Oltremare, è successo l’irreparabile.

La Mostra d’Oltremare a Fuorigrotta

Alcuni padiglioni della Mostra d’Oltremare, sono stati trasformati in depositi alimentari.

Qualcuno che vive nei dintorni, si è accorto che si stavano trasportando una gran quantità di generi alimentari e d’un tratto una massa di persone ha provato a entrare a tutti i costi, cercando di oltrepassare la sbarra di ingresso.

I custodi sono stati fatti oggetto di insulti, e minacce tra proteste e spintoni.

Purtroppo, chi in questo periodo di chiusura totale di ogni tipo di attività, ha perso il lavoro e non riesce a mettere insieme il pranzo e la cena si è visto costretto a mettere in pratica tale gesto.

Sono intervenuti polizia e vigili urbani per mettere ordine:

“Ci siamo trovati nel bel mezzo del caos – racconta Gianni Scalamogna, coordinatore delle mense

Caritas – eravamo lì per ricevere una parte del cibo offerto al Comune da un supermercato cittadino.

Mi aveva chiamato l’assessore Galiero, voleva che prendessimo tutto quello che poteva servire a rifornire le nostre mense, quotidianamente in affanno”.

“Mentre stavano caricando l’auto abbiamo sentito gente che urlava e gli uomini della sicurezza che ci invitavano a rimanere chiusi all’interno dell’edificio”.

C’erano provviste alimentari

“Al nostro arrivo avevo visto un po’ di gente che discuteva con l’assessore prosegue Scalamogna – ma erano pochi, e la Galiero ha anche dato loro qualche spesa, poi, la voce che alla Mostra d’Oltremare c’erano provviste alimentari,

si deve essere sparsa nella zona, e sono cominciati ad arrivare in tanti”.

Le persone che sono arrivate sul posto hanno subito gridato:“Dobbiamo mangiare anche noi ma non abbiamo i soldi per fare la spesa fino a quando non si ricomincerà a lavorare, qualcuno dovrà pensare anche a noi”.

IL MATTINO – Mostra d’Oltremare assaltata per portar via cibo.

Le imposizioni del DPCM hanno impoverito la gente

Con le imposizioni derivate dal DPCM Giuseppe Conte, che è stata l’unica strada percorribile per sconfiggere il contagio, la gente si è ritrovata d’improvviso senza mezzi di sostentamento.

Se questo distanziamento sociale dovesse durare ancora tanto i danni potrebbero essere irreversibili.

Racconta sempre il diacono Scalamogna:“si accompagna un diffuso senso di vergogna da parte di chi non avrebbe mai pensato di richiedere un aiuto materiale.

Se prima a rivolgersi ai centri Caritas erano in gran parte immigrati e senza fissa dimora, ora l’emergenza coinvolge anche le fasce dei lavoratori più vulnerabili – conclude il coordinatore – le prime a subire gli effetti della crisi”.

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