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Napoli:“Morto per coronavirus l’avvocato Enrico Tuccillo”

Tuccillo

Non ce l’ha fatta Enrico Tuccillo.


L’avvocato Enrico Tuccillo è morto alle prime luci dell’alba.

Proprio nel giorno di Pasqua.

Quando tutto il mondo – in una situazione surreale e sospesa – si preparava a festeggiare la resurrezione di Cristo.


Dopo giorni di coma, il suo cuore ha cessato di battere.


Aveva 78 anni ed è stato un nome importante dell’avvocatura napoletana.

Un uomo capace di assistere i potenti e gli ultimi, in una carriera costellata da successi professionali e gratificazioni umane.

Il Covid 19 si porta via dunque anche uno degli avvocati napoletani più conosciuti e stimati.


Enrico Tuccillo, penalista di lungo corso, una carriera spesso sotto i riflettori per aver assunto difese in processi di fortissimo richiamo mediatico.


Si era appena iscritto nell’albo dei procuratori di Napoli e fu nominato difensore del Capitano e degli altri componenti il mitico equipaggio della Lindos.

Nave contrabbandiera greca catturata in mare e sequestrata nel porto di Salerno.

Tutti scarcerati, e restituita la nave, divenne avvocato dell’armatore Drousas.

Subito dopo fu chiamato a difendere le ragioni dei Francescani e della Chiesa nel processo a carico di Pierpaolo Pasolini accusato di vilipendio per il film “I racconti di Canterbury“.
Nel 1968 incontro’ Padre Pio quel breve colloquio diede un nuovo corso alla storia della sua vita e della sua professione.

Mentre continuavano incarichi affascinanti e difese prestigiose.


Intanto il suo Maestro Enrico Contieri, a fianco del quale consumava una importantissima esperienza giudiziaria dinanzi alle Corti italiane, fu chiamato a ricoprire la prestigiosa Cattedra di Diritto Penale presso l’Università “Federico II“.


Nel 72 vinse il concorso di assistente ordinario presso l’Università di Ferrara.
Un anno dopo fu chiamato a Napoli alla stessa Cattedra .


Difende d’ufficio e “con dolore” Senzani, Scarabello e Sarnelli nel processo a carico delle “Brigate Rosse”. 

L’arringa sconcerta gli ascoltatori e sara’ più volte pubblicata.


Nell’87 fu nominato Segretario Generale del Centro Educazione Popolare alla Pace, presieduto dal Cardinale Corrado Ursi.

Nel 1986 difese Cristiana Sinagra.

La ragazza diede alla luce il piccolo Diego Armando Maradona junior, il figlio napoletano del fuoriclasse argentino del Napoli.


Dirà poi: ”Ho difeso tutti i bambini abbandonati del mondo nella causa per l’attribuzione di paternità a favore del piccolo Diego Armando Maradona”.

E agli inizi degli anni ‘90, Enrico Tuccillo affiancò uno dei nomi storici del Foro, il grande Adriano Reale, nella difesa di un parroco del Rione Sanita’ accusato di abusi su un seminarista.
Tutti i cronisti dell’epoca lo ricordano infatti  al fianco di don Giuseppe Rassello combattere come un leone contro le accuse infamanti mosse a carico “del Parroco della Sanità” e maturate in quel particolare contesto sociale.

Nella cronaca della Messa funebre per il Sacerdote scrisse un giornalista:

”Per Don Giuseppe le parole di commiato del cardinale, dei suoi fratelli parroci, dei suoi ragazzi e del suo avvocato.

Enrico Tuccillo, che ha sempre creduto nell’innocenza del suo difeso, era li’ tra i celebranti, smessa la toga d’avvocato e indossato il camice da diacono. La sua frase e’ suonata come un monito:

“Signore ho difeso Te in Padre Rassello, innocente e calunniato. Fa di lui l’invincibile difensore dei deboli e dei poveri di Napoli”.



Carattere brillante e istrionico, profondamente religioso.

Tanto da essere stato ordinato diacono. Patriarca di una famiglia composta da nove figli e dieci nipoti,

 

Nel 1998 Enrico Tuccillo difese l’allora arcivescovo di Napoli, Michele Giordano, nel processo per usura istruito dalla Procura di Lagonegro concluso con l’assoluzione del prelato.

Rivisita i fatti antichi,  difende gli Eroi calunniati dai vincitori per sconvolgere le menzogne che avvelenano i popoli.

Alza la sua voce quale difensore di Virginia de Lejva che accettando la condanna alla murazione aveva detto: “

Accetto… ma verrà un giorno in cui saro’ difesa e mi si rendera’ giustizia!”

Il processo storico fu celebrato a Napoli ed il suo difensore fu Enrico Tuccillo.

Lo stesso avvocato che difese l’Ammiraglio Francesco Caracciolo tra le mura del Maschio Angioino che fu assolto dall’accusa di tradimento.

A seguito di quell’arringa furono condannati storicamente i suoi crudeli calunniatori:

Nelson, Lady Hamilton etc..

Non avendo mai dimenticato il monito di Alfredo De Marsico ha tenuto corsi di Oratoria presso la Camera penale di Napoli e di comunicazione agli Allievi dell’Aereonatica Militare.

E sta ora organizzando, sfidando la modernita’, corsi per la Formazione e l’Oratoria dei giovani Avvocati anche per la nuova formazione politica e sociale: Il Verbo che attraversa i secoli a venire.


Enrico Tuccillo aveva festeggiato 78 anni il 3 marzo, pochi giorni dopo lo aveva colpito la malattia.

 

Per giorni ha lottato contro il virus, dispetto di alcune fake news che lo davano già per morto mentre il suo cuore batteva ancora.


Una beffa della quale avrebbe sorriso certamente.

Come faceva nelle pause fra le un’udienza e l’altra, quando sapeva sciogliere la tensione con una battuta e quel sorriso.

Quel sorriso che ora, nella piazza coperta del tribunale, mancherà moltissimo a tutti.

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