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GdS: I dubbi di Meret… nel mirino di grandi squadre

Alex Meret intervista Sky

I dubbi di Meret che potrebbe diventare l’erede di Zoff.

I dubbi di Meret… ha mercato e non sa se sarà titolare. Per lui ADL stravede.
Pallone in mano, aria seriosa e il dilemma di Amleto riadattato
e corretto: essere o non essere? Alex Meret se lo chiede. Restare a Napoli (col rischio di non essere ancora titolare), oppure optare per un’esperienza altrove ed essere numero uno? Certo, se gli si spalancassero le porte del Meazza, piacerebbe sia all’Inter che al Milan. Sarebbe un bel trampolino, ma le reti dell’ex San Siro e quelle del San Paolo, hanno identica misura e offrono gli stessi rischi.
Osare altrove Alex, 23 anni, s’è allenato in quarantena, con la fidanzata delegata, spesso, ai tiri in porta ed esercizi anche palla al piede. Il d.s. Giuntoli aveva proposto un
allungamento di contratto sebbene fosse scivolato in panchina, prorogando fino al 2023.

Erede di Zoff

Chi è vicino ad ADL sussurra che il presidentissimo non lo venderà mai,salvo proposta indecente, tipo Fabian Ruiz, sapendo come abbia in rosa uno tra i migliori portieri d’Italia. Alla eventuale ripresa sarà osservato speciale, il turn over lo aiuterà. E c’è chi ricorda un tale Zoff, che al  SanPaolo arrivò pure lui ex Udinese, svezzato a Mantova, e al San Paolo imparò a stupire, studiando da leggenda per poi andare alla Juve. Meret i numeri li ha, volendo: in campo potrebbe anche dimostrare di essere l’erede di SuperDino.
Al bivio Il portiere del Napoli Alex Meret, 23 anni. Ex Udinese
e il manager hanno preso tempo.
Trovare subito una squadra
blasonata, che gli consegni in
estate le chiavi della porta, non sarebbe un problema quanto la cifra che sarebbe disposta a
spendere. A meno che non si
tratti di un prestito, ma sarebbe la soluzione migliore? Col rischio di dovere tappar buchi a qualche difesa non proprio da sogno?Certo, Alex ha bisogno di giocare, rodarsi alla A, anche perché alla Spal imprevisti e infortuni non mancarono, e col Napoli si sa come è finita: paratone pesantissime per classifica  e Champions,  ma al primo balbettio Gattuso preferì l’esperienza di Ospina.

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