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Prestiti e scadenze di contratto: cosa accadrà ai 150 esodati della Serie A

calendario Serie A

Ci sono circa 150 calciatori che a partire dal 1° luglio saranno degli esodati del campionato italiano

L’emergenza coronavirus e la conseguente sospensione di tutti i campionati di calcio sta generando un clima d’incertezza per il futuro. Oltre al dibattito sull’eventuale ripresa della stagione agonistica, incombe un altro problema. Si tratta dei cosiddetti esodati della Serie A.

Il quotidiano La Repubblica ha analizzato a fondo la questione. Si tratta di circa 150 giocatori presi in esame. Costoro hanno il contratto in scadenza al 30 giugno, oppure nella stessa data termineranno i prestiti.

A questo punto, ci si chiede cosa accadrà a questi protagonisti del massimo campionato italiano. Nel dettaglio, risultano 53 i calciatori che ad oggi hanno dei contratti che non sono stati rinnovati.

A questi se ne aggiungono altri 90 all’incirca che sono in prestito. Dunque, stando così le cose, dal 1° luglio sarebbero liberi da qualsiasi vincolo contrattuale.

La Repubblica sottolinea che spetterà ai calciatori stessi decidere del loro destino. La FIFA, infatti, non può intervenire né imporre regole sugli accordi tra privati. L’unico provvedimento che potrebbe prendere il governo del calcio, è quello di una deroga fino al termine della stagione 2019/2020.

Di conseguenza, gli atleti che vorranno liberarsi dal club nel quale hanno militato prima della sospensione, potranno farlo senza problemi.

Da Ibrahimovic a Kulusevski: i principali giocatori in scadenza o in prestito

Il problema degli esodati del calcio, ovviamente, non riguarda esclusivamente la Serie A. Dalla Premier League, infatti, hanno già lanciato l’allarme su questa situazione che rischia di causare ulteriore caos.

La FIFA si sta muovendo verso l’attuazione del blocco dei trasferimenti date le circostanze straordinarie e d’emergenza. In altre parole, non si potranno effettuare operazioni di mercato a campionati in corso. Queste verranno rimandate alla nuova sessione del calciomercato, le cui date sono ancora tutte da stabilire.

Soffermandoci sul torneo italiano, ci sono anche nomi altisonanti tra i calciatori che saranno svincolati o a fine prestito dal 1° luglio. Su tutti, spicca quello di Zlatan Ibrahimovic.

Il centravanti svedese potrà decidere se continuare o meno a giocare nel Milan anche dopo il 30 giugno in caso di riapertura della Serie A 2019/2020. Naturalmente, se dovesse optare per l’addio ai rossoneri, dovrebbe attendere la fine della competizione per trovarsi una nuova squadra.

Passando ai prestiti, particolare risulta il caso di Kulusevski. La Juventus ha acquistato a gennaio il gioiellino di proprietà dell’Atalanta per poco più di 40 milioni di euro. Fatto ciò, lo ha lasciato in prestito al Parma.

Dunque, Parma e Juventus dovranno mettersi d’accordo per stabilire se il giovane centrocampista potrà completare l’annata in gialloblu. In caso contrario, il ventenne svedese resterebbe fermo. Infatti, solo alla conclusione del campionato in corso potrebbe diventare a tutti gli effetti un nuovo elemento dell’organico bianconero.

Napoli: Callejon resta fino alla fine del campionato

Il Napoli al momento ha un’intesa di massima con Callejon. L’esterno offensivo spagnolo ha il contratto in scadenza al 30 giugno e quasi certamente non lo rinnoverà. Si libererà dunque a parametro zero.

Il numero 7 azzurro ha comunque fatto sapere alla società di De Laurentiis che resterà a disposizione del tecnico Gattuso per tutta la stagione in corso. Dopodiché potrà accasarsi altrove.

La Roma ha due grandi dubbi. Siccome non si sa ancora se e quando ripartirà la Serie A, il club capitolino è incerto su Smalling e Mkhitaryan. Dovrà infatti decidere se prolungare o meno i rispettivi prestiti.

La tegola esodati preoccupa anche per i suoi eventuali risvolti sportivi. Infatti, in caso di addio di alcuni giocatori a stagione in corso, diverse squadre si vedrebbero costrette a scendere in campo con delle rose fortemente rimaneggiate rispetto a quelle che avevano allestito prima dell’emergenza sanitaria.

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