CdS – La ripartenza degli allenamenti del Napoli
La ripartenza degli allenamenti e il nodo esterni, Castel Volturno cerca soluzioni
La ripartenza degli allenamenti e il nodo esterni A Castel Volturno si cercano soluzioni.
Allo studio tutti i dettagli per una ripresa senza rischi. Da approfondire il piano per il personale.
La societĆ impegnata a garantire la massima sicurezza.
Anticipare le domande e soprattutto le risposte.
Ć questa la missione se ripresa ci sarĆ , quando sarĆ . Il Napoli dovrĆ farsi trovare piĆ¹ che pronto ad affrontare una situazione talmente nuova, e talmente complessa per tutti. Le difficoltĆ gestionali saranno costanti, continue e all’ordine del giorno.
Ecco perchĆ© il comitato scientifico interno azzurro affronta quotidianamente ogni possibile aspetto relativo all’organizzazione delle giornate.
Anzi del ritiro blindato, se alla fine sarĆ questa la soluzione scelta, in conformitĆ alle disposizioni governative. Il lavoro atletico e tecnico sarĆ materia di Gattuso e dei suoi collaboratori, la sicurezza toccherĆ invece al club ed allo staff medico.
Con un indiscutibile problema di fondo: monitorare i comportamenti sociali di tutte le figure estranee alla squadra che, per necessitĆ varie, avranno contatti diretti con il gruppo.
I giocatori, nel frattempo, saranno sottoposti ai test covid-19 di continuo. Il primo sarĆ effettuato alla vigilia del ritorno in campo, nelle rispettive abitazioni.
Le idee e le misure teoriche,in valutazione del protocollo di sicurezza studiato dalla commissione medico scientifica della Federcalcio, diventeranno problemi pratici dopo il 4 maggio.
Il primo step, imprescindibile, sarĆ assicurarsi i kit per i test rapidi covid-19 che si aggiungeranno a tutti gli altri esami richiesti.
Il Napoli, come tutti i club di Serie A, si sta attivando per ottenerli in quantitĆ tali da poter sottoporre i giocatori e gli staff ai controlli ogni tre giorni.
L’idea generale dominante per il momento e di tenere la squadra in ritiro in sede. Gli azzurri risiederebbero nell’hotel contiguo, al momento sottoposto a lavori di manutenzione, in stanze singole. Ognuno, dopo gli allenamenti, farebbe la doccia in camera propria.
Non sono ancora chiare, le durate nĆØ le modalitĆ degli allenamenti.
Potrebbero anche svolgersi in piĆ¹ fasi e la frequentazione delle aree comuni sarebbe a piccoli gruppi, con rispetto delle distanze di 3 o 4 metri.
Identiche misure per il lavoro in campo ĆØ in palestra, nonchĆ© per i trattamenti in sala medica. La preparazione potrebbe essere paragonata a quella di un lavoro estivo.
Si partirĆ praticamente da zero, ma l’aspetto piĆ¹ preoccupante resta la gestione delle interazioni tra la squadra e tutti i collaboratori esterni. Dai dirigenti degli impiegati agli chef, passando per gli addetti alla lavanderia e alle pulizie. Ovvero tutte le figure che teoricamente potrebbero non essere obbligate a vivere esclusivamente al centro tecnico e che dunque avrebbero anche contatti con l’esterno.
Iscritto ordine dei Giornalisti della Campania… Redattore per Casa Napoli. Giornalista presso www.sabatononsolosport.com