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Repubblica: Gattuso ha il rinnovo pronto fino al 2023

Il Napoli si è stretto attorno a Rino Gattuso, grazie al quale la squadra s’è ricompattata dopo la tormentata gestione Ancelotti

Il Napoli si è stretto attorno a Rino Gattuso, grazie al quale la squadra s’è ricompattata dopo la tormentata gestione Ancelotti

La squadra si è stretta attorno a Rino Gattuso, grazie al quale la squadra s’è ricompattata dopo la tormentata gestione Ancelotti.

adesso Aurelio De Laurentiis, preso atto del legame fortissimo tra i ragazzi e l’allenatore, ha pronto un rinnovo di contratto extra-large, fino al 2023.

A riportarlo è La Repubblica, secondo cui il tecnico avrebbe intimato al patron di pagare prima gli stipendi degli azzurri.

“Coppa Ringhio”. Un sontuoso Gattuso conduce il Napoli al trionfo. Battuta la Juve ai calci di rigore

Gennaro Gattuso è entrato di diritto nella storia del Napoli. Gli sono bastate poche settimane per conquistare il cuore dei calciatori e dei tifosi, pochi mesi per portare a Napoli una Coppa Italia che mancava da qualche anno.

“Coppa Ringhio” come titola l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Al suo approdo a Castelvolturno, Napoli era ancora una città divisa tra sarriani ed ancelottiani.

Due anni fa De Laurentiis aveva appena salutato suo malgrado Sarri e la sua incompiuta opera. Per portare a termine il processo di crescita intrapreso, mancava soltanto la ciliegina sulla torta: la conquista di un trofeo.

Nel periodo peggiore dell’ultimo decennio, ADL decide dunque di affidare il timone a Gennaro Gattuso.

Il tecnico calabrese è entrato in punta di piedi in una polveriera, trasformando in breve tempo quel clima uggioso in una splendida, soleggiata estate.

Qualche difficoltà iniziale e risultati poco incoraggianti (c’era già chi rimpiangeva Carletto) non hanno abbattuto Rino, il quale si è rimboccato le maniche e, dopo aver risalito la china in campionato e fermato il Barcellona in Champions League, ha conquistato l’accesso alla finale di Coppa Italia battendo Lazio e Inter. Mica poco.

Come nel più avvincente dei copioni, in finale passato e presente si intrecciano: c’è la Juventus di Maurizio Sarri.

 

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