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GdS- Vice direttore OMS Guerra: “Il protocollo va rivisto. E’ l’Asl che decide”

Il vice direttore dell’ OMS Ranieri Guerra legittima il ruolo delle Asl e chiede una modifica del protocollo sanitario.

Ranieri Guerra legittima il ruolo delle Asl e chiede una modifica del protocollo sanitario.

L’ allarme Covid preoccupa il calcio italiano. I casi di positivitĆ , infatti, aumentano sia in Serie A che in Serie B.

Urge un intervento per scongiurare un nuovo stop dei campionati.

Sulla questione ĆØ intervenuto Ranieri Guerra, membro del CTS e vice direttore dell’ OMS.

Queste le sue parole rilasciate a “la Gazzetta dello Sport”:

“Rispetto alla prima ripartenza di giugnoĀ ĆØ aumentata la circolazione del virus nel Paese eĀ di conseguenzaĀ ĆØ naturale che anche nel calcio vi siano dei positivi. Il calcio ĆØ uno sport di contatto, in campo non si puĆ² rispettare il distanziamento. Si ĆØ provato a mitigare il rischio di contagio con una diagnostica frequente e si ĆØ pensato di sottoporre i componenti delle rose a tamponi ogni 48 ore per la necessitĆ  di non infettare altri giocatori. La raccomandazione ĆØ sempre quella diĀ massima cautelaĀ per evitare dei focolai. Se i viaggi per le Nazionali possono aumentare il rischio di contagi? Sarebbe opportuno conoscere la situazione di ogni Paese.Ā Un conto ĆØ giocare in FranciaĀ dove attualmente ci sono 20mila contagi al giorno, un conto ĆØ giocare in Italia dove ce ne sono 5 mila.Ā Sarebbe auspicabile che la Fifa studiasse un protocollo comune”.

I tempi per la quarantena.

“Quella dei 14 giorni rimane la regola dā€™oro , ma l’Oms sta proponendo al Governo italiano di ridurre il tempo a 10 giorni, con un tampone al termine di questo periodo di quarantena. Circa l’isolamento, la proposta ĆØ quella di ‘liberare’ il soggetto non con il doppio tampone, ma conĀ 10 giorni di isolamento e 3 di completa asintomatologia”. Se cā€™ĆØ una soglia da non superare per rischiare un focolaio? La risposta non rientra nel mio lavoro, sono le ASL che decidono”.

Bolla e protocollo.

“Al momento della prima ripresa si parlĆ² della ‘bolla’, ma si disse che non tutte le squadre avevano a disposizione una struttura per realizzarla. Dico che il protocollo va aggiornatoĀ man mano che i numeri cambiano.Ā Bisogna essere flessibiliĀ e applicare tutte le indicazioni che saranno suggerite dalla situazione epidemiologica. Siamo in attesa di proposte dal parte della FIGC:Ā il calcio non ĆØ un mondo a parte, vive nella societĆ  e purtroppo questo virus ĆØ in forte crescita”.

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