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In arrivo il nuovo Dpcm, ecco cosa succederà

Allarme Covid, nuovo Dpcm in arrivo: ecco cosa succederà con le nuove restrizioni.

Allarme Covid, nuovo Dpcm in arrivo: ecco cosa succederà con le nuove restrizioni.

Rafforzare lo smart working, chiusure localizzate, possibile stretta su trasporti e orari dei locali, stop agli eventi di massa e, in caso fosse necessario, ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni. Con i casi Covid che superano quota cinquemila in un giorno, il governo lavora ad una serie di misure che dovrebbero confluire nel nuovo Dpcm per frenare la curva del contagio.

L’obiettivo primario del premier Giuseppe Conte e dell’esecutivo è sempre lo stesso, evitare un lockdown nazionale proteggendo quei settori considerati prioritari: oltre ai servizi essenziali, la scuola e le attività produttive.

La ricerca del punto di equilibrio tra la necessità di limitare il contagio (e quindi tutelare il diritto alla salute) e quella di avere il minor impatto sulla vita delle persone non è però semplice. Anche se, inevitabilmente un impatto ci sarà…

Chiusure localizzate.

Nell’ idea del Governo ci saranno “lockdown localizzati”: zone rosse locali, in sostanza, dove scatteranno dei lockdown più grandi o più piccoli a seconda dell’ampiezza dei focolai, con l’obiettivo di circoscrivere il virus.

Se dopo 14 giorni la situazione sarà migliorata, verranno rimossi i divieti, altrimenti verranno prolungati ed estesi, in caso di peggioramento, alle zone circostanti.

E’ quello che potrebbe accadere in diverse aree e comuni della Campania molto presto, se la situazione dovesse rimanere quella attuale. Come dichiarato, senza mezzi termini già dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca.

Sempre come anticipato da De Luca per la propria Regione, il Governo centrale potrebbe vietare anche lo spostamento tra regioni.

Nuovo Dpcm: rafforzare lo Smart Working. Trasporti, feste e locali: cosa succederà?

Nell’ottica di evitare chiusure di interi settori e interrompere le attività lavorative ma allo stesso tempo ridurre le possibilità di contagio. La prima è quella di rafforzare lo smart working facendo in modo che tutti coloro che possono lavorare da remoto evitino di raggiungere uffici e posti di lavoro.

Nel Dpcm potrebbe anche esserci uno stop agli eventi di massa. Lo ha chiesto il CTS e lo ha ribadito IL ministero della Salute.

Limitazioni per spettacoli all’aperto, fiere, appuntamenti che prevedono migliaia di persone ma anche feste e cerimonie private. Chiusura anticipata dei locali.

Cosa succederà nello sport e nel Calcio?

Intanto il Governo sta ragionando su una rimodulazione delle prescrizioni per le attività sportive, a partire dagli sport di contatto oltre a limitazioni per manifestazioni sportive.

Il Calcio è uno di questi: per adesso (come ovvio che sia) gli stadi dovranno restare chiusi. Urge una modifica del protocollo sanitario.

Se la curva del contagio non dovesse rallentare, Montecitorio potrebbe tranquillamente fermare il Campionato di Calcio, dando priorità alla scuola, al lavoro e agli ospedali.

 

 

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