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Napoli – Rijeka, Gattuso e Koulibaly in conferenza stampa: “Nessun litigio nello spogliatoio”

Gattuso Napoli Europa conferenza

Napoli – Rijeka, Gattuso e Koulibaly in conferenza stampa: “Nessun litigio nello spogliatoio”

Gennaro Gattuso e Kalidou Koulibaly, allenatore e difensore del Napoli, sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League Napoli – Rijeka. Gli azzurri affronteranno il Rijeka domani, giovedƬ 26 novembre, al San Paolo alle ore 21 per la 4a giornata della fase a gironi della competizione UEFA. La situazione del Gruppo F ĆØ all’insegna dell’imprevedibilitĆ , con Napoli, AZ e Real Sociedad appaiate a 6 punti e il Rijeka a 0. Per la partita di giovedƬ si prevede un corposo turnover in casa Napoli.

Queste le dichiarazioni di Gattuso e Koulibaly.

 

LE PAROLE DI KOULIBALY IN CONFERENZA STAMPA EUROPA LEAGUE

 

Kalidou, una delle critiche mosse alla squadra dopo il Milan riguarda la mancanza di carattere e di leadership.
“Non ho nulla da dire su questo. Sappiamo che era una partita importante, peccato aver perso. Siamo consapevoli di quello che abbiamo sbagliato, tra cui l’approccio alla gara. La leadership non ĆØ stato un problema, ci sono stati episodi nei quali non siamo stati bravi. Abbiamo pensato solo al rettangolo verde e a giocare a calcio. Non vogliamo fare polemiche, lavoriamo su quello che abbiamo sbagliato.”

 

Che cosa non ha funzionato nella fase difensiva domenica?
“In realtĆ , penso che abbiamo concesso poco. Loro hanno fatto gol grazie a Ibra che ĆØ difficile da marcare. A livello tattico e tecnico abbiamo fatto la nostra partita, dovevamo non prendere gol, ma abbiamo concesso poco. Non ci sono problemi in questo gruppo, ci tengo a dirlo. Le critiche ci danno la carica. NĆØ con lo staff nĆØ tra di noi. Siamo molto motivati. Abbiamo due partite difficili questa settimana e il nostro campionato puĆ² ripartire giĆ  da domenica.

 

Ci sono state molte voci destabilizzanti in questi giorni, ti schieri con il mister a nome del gruppo?
“Senza dubbio. Il mister sa che siamo al 100% con lui. Siamo a disposizione dell’allenatore. Si dicono molte cose, ma tutte queste chiacchere per me sono motivazioni. Dimostreremo sul campo che queste voci e polemiche non hanno senso. Se tutto questo accade dopo aver perso contro la prima in classifica con due tiri in porta significa che il Napoli inizia a fare paura.”

 

LE PAROLE DI GATTUSO IN CONFERENZA STAMPA EUROPA LEAGUE

 

Quanto influiscono le vicende esterne, compresi gli stipendi?
“Nella mia squadra pensano a lavorare, firmiamo dei contratti importanti, cifre importanti e siamo tutelati. In questo momento non dobbiamo pensare a questo, sarebbero alibi, con me chi cerca alibi non puĆ² stare. Io lavoro a 300 all’ora tutti i giorni, voglio persone con passione. Io vedo tutto questo nella mia squadra, la squadra mi segue, i numeri dicono che gioca un grandissimo calcio ma serve piĆ¹ malizia, cattiveria, ma sono contento della squadra, poi qualcuno qui a Napoli pensa che dovevamo fare 130 punti e non perdere mai, ma io so che calcio proponiamo, possiamo fare meglio, ma la strada che abbiamo iniziato mi piace molto”.

 

Ci racconta questi giorni dopo la gara contro il Milan? Dopo le sue parole ha visto una reazione da parte dei giocatori?
“Quello che avete scritto non ĆØ tutto vero. Io non ho litigato con la squadra. Ho parlato io alla squadra e spiegato le mie sensazioni e preoccupazioni. Io vedo sempre impegno in settimana, ma ora non basta e voglio vedere qualcosa in piĆ¹. Non possiamo giocare solo di fioretto, bisogna leggere le partite. E’ un aspetto fondamentale.

A volte bisogna stare lĆ  e soffrire, dare la sensazione di non prendere gol come in passato. Non si puĆ² giocare bene per 90 minuti, ĆØ il momento di ricominciare a fare un calcio diverso. Quando ho parlato a Sky ho detto chiaramente che la responsabilitĆ  era la mia, non ho puntato il dito contro nessuno, eppure poi leggo che io avrei accusato la squadra. Sono io che non riesco a far passare il messaggio che c’ĆØ bisogno, in alcune fasi della partita, di piĆ¹ agonismo.”

 

Squadra in svantaggio 5 volte nelle ultime 7, c’ĆØ un problema di approccio alla partita?
“Secondo me sƬ. Abbiamo sbagliato tantissimi primi tempi. Anche domenica abbiamo fatto una buona partita ma i primi 15 minuti non siamo pervenuti. Dobbiamo riflettere su questo, io e il mio staff ne stiamo parlando. Bisogna migliorare. La squadra ĆØ forte, altrimenti molte volte non sarebbe rientrata in partita rimontando, come a Benevento. Quando parlo di alzare l’asticella mi riferisco a questo, a un livello mentale. Noi ci basiamo molto sui dati, ma voi non analizzate quello che ĆØ il volume di gioco. Da questo punto di vista la squadra fa bene. Ma sono d’accordo che alla squadra serva un approccio alla gara diverso.”

 

In campionato il Napoli ĆØ la prima squadra per tiri tentati ma fa mediamente 1 gol ogni 7 tiri.
“Non ĆØ solo una questione di tirare meglio, ĆØ anche come si arriva al tiro. Rivedendo la scorsa gara ci sono situazioni anche 5 contro 1 dove abbiamo sbagliato il passaggio. Stiamo sbagliando tanto. Mertens gli altri anni era un cecchino, quest’anno non riesce ad avere quella precisione anche se le occasioni le ha sempre. Ci stiamo lavorando, ma sappiamo di essere nelle prime posizioni per quasi tutti i dati. Non mi preoccupa il volume di gioco che esprime la squadra. Stiamo sbagliando troppo quando abbiamo la palla ed ĆØ questo che poi ci fa soffrire dietro. Dobbiamo metterci qualcosa in piĆ¹, senza dubbio.”

 

E’ tornato sull’argomento mancanza di mentalitĆ . Il confronto nello spogliatoio ĆØ la strada che seguirĆ ? SceglierĆ  ancora Politano in quella posizione?
“Tutta la vita. Quel ruolo non me lo sono inventato io, lo ha fatto tante volte anche a Sassuolo e so quanto puĆ² dare. E’ stato tra i migliori e lo sceglierei di nuovo. Io sono molto attento sulla gestione a differenza di quello che pensate, sono uno che ama il confronto non uno che va sempre a muso duro e manda a quel paese tutti (il mister utilizza un termine ben piĆ¹ colorito, ndr).

PiĆ¹ che di mentalitĆ  parlerei di atteggiamento come collettivo, di aiutarsi con il compagno, annusare il pericolo. Questa ĆØ una squadra forte, sono orgogliosi di allenarla. Bisogna solo aggiustare questo modo di stare in campo. Tra tutto quello che viene fuori alcune cose sono vere, ma altre non stanno nĆØ in cielo che in terra.

 

 

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