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Casoria: La città muore, abbiate pietà … staccate la spina

La Città di Casoria è ferma, da troppo tempo forse è meglio “staccare la spina”

Casoria è ancora ferma ad inizio agosto, precisamente al giorno 8 quando si è tenuta l’ultima commissione consiliare tra i commissari della commissione controllo. In questi giorni fa sempre più rumore l’assordante silenzio che stanno usando gli amministratori locali.

La città al nord di Napoli sta morendo lentamente, l’immobilità non è da addossare solamente al Covid-19 dietro il quale provano a nascondersi gli amministratori locali, infatti ci sono seri problemi di equilibrio della maggioranza che è spaccata su diversi punti. Non si riesce a fare sintesi e chi ne va di mezzo è la città ed i suoi cittadini. Fino a quando può durare questo stallo comunale?

Qualcuno ha provato a giustificare questo stallo con il continuo passaggio di alcuni consiglieri da gruppi politici a gruppo misto, ma così non è infatti nell’incasellare le commissioni, ovvero nominare i consiglieri che fanno parte di una determinata commissione, mancano proprio, tra tutti, gli incasellanti di Casoria Libera, gruppo di maggioranza all’interno della maggioranza. Questo rende l’idea di quanto sia precario l’equilibrio di maggioranza.

Ci dispiace per il Sindaco Bene che in queste settimane è stato colpito da Covid-19 ma la sua assenza in città, purtroppo, non si è sentita proprio perché la macchina comunale resta ferma da troppi giorni.

Ad oggi il Sindaco deve reagire altrimenti è giusto staccare la spina all’amministrazione affinché si provi a far rinascere Casoria come una fenice che ritrova la vita dalle proprie ceneri. Un appello che rivolgiamo al Sindaco Bene è quello di far ripartire la macchina comunale, rimboccarsi le maniche, stabilire poche priorità per la città di Casoria e fare qualcosa per la città, se così non fosse sarebbe meglio alzare bandiera bianca ed andare a nuove elezioni.

Vorremmo essere smentiti, vorremmo che Casoria ripartisse domani mattina, ma i giochi di potere purtroppo hanno la priorità ed a pagarne saranno come sempre la città ed i suoi cittadini.

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