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Graziano Cesari attacca Massa: “Non è mai migliorato”

Graziano Cesari Radio Marte

L’ex arbitro Graziano Cesari è intervenuto a Radio Marte per parlare della partita di ieri sera Inter- Napoli e dell’arbitraggio piuttosto discusso di Massa

Ecco le parole di Graziano Cesari

“Il rigore c’era? Sì, assolutamente incontestabile. Niente fuorigioco, Ospina tocca Darmian e prende giustamente giallo. I problemi nascono dopo. Non si può dire una brutta parola all’arbitro e quindi si dà il rosso. C’è però anche la regola del buonsenso. Gli arbitri, in una situazione del genere, devono togliersi dalle proteste.”

Sono le parole a Radio Marte dell’ex arbitro Graziano Cesari. “Io ho criticato anche la recente espulsione di Vidal – continua Cesari -. Se Massa si sposta e va a ritroso e ti metti in posizione per far battere il calcio di rigore avrebbe evitato ogni protesta. Non sto discutendo il provvedimento in sé. Ci vuole anche intelligenza sulle situazione. Se non fischi il fallo di mano di Insigne, non sanzioni il fallo Brozovic e non butti via Skriniar per secondo giallo qualche cosa non funziona nel messaggio che dai. Massa non è mai migliorato.
Quest’anno ha arbitrato anche Olympiacos-Manchester City e quando ci sono stati screzi ha perso la testa.
La gestione della gara è stata sbagliata. Bisogna dare un messaggio coerente. Se ne dai uno permissivo e poi cambi non va bene, perché poi i giocatori ti conoscono.”

 

Anche L’ edizione odierna del quotidiano “il Corriere dello Sport” boccia l’ arbitro ligure. Esagerata l’ espulsione del capitano del Napoli con l’ arbitro troppo fiscale e girato di spalle. Rigore giusto assegnato ai padroni di casa: è netto il contatto tra il terzino interista e il portiere colombiano: l’ ex Arsenal, in uscita, con la mano tocca il piede di Darmian che cade. Il quotidiano romano conclude poi sulla clemenza del direttore di gara per un fallo di Skriniar, centrale nerazzurro. Il difensore slovacco, infatti, abbatte rovinosamente Lozano che gli era scappato in velocità: solo giallo per lui, ma l’ entrata meritava qualcosa in più.

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