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neifatti.it – Bargiggia: Scontro aperto CONI-LEGA dopo la cancellazione dello 0-3 a tavolino alla Juventus e del punto di penalizzazione al Napoli

Paolo Bargiggia definisce ex allenatore Ancelotti.

neifatti.it – Bargiggia, sentenza Juve-Napoli, i sospetti del calcio su Malagò dopo il pronunciamento del Collegio di Garanzia si riaccende lo scontro Coni-Lega

Può assumere i contorni di un vero e proprio caso la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni su Juve-Napoli.

Da come è maturata la vicenda, si tratterebbe di una presa di posizione, da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano,

verso i poteri forti del calcio italiano, o meglio del “Palazzo” del calcio italiano.

La sentenza del terzo grado della giustizia sportiva ha ribaltato lo 0-3 in favore della Juventus e restituito al Napoli

il punto di penalizzazione, mentre i due gradi di giudizio della giustizia sportiva avevano imposto la

vittoria a tavolino della Juventus e il punto di penalizzazione.

Gli attori in campo, Paolo Dal Pino, presidente della Lega calcio e Gabriele Gravina, presidente della FIGC,

sono trasaliti alla lettura della sentenza del Coni, pensando che mai e poi mai ci sarebbe stato un ribaltone così evidente.

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Dietro a tutto ciò la Lega e la Figc avvertono la lunga mano di Giovanni Malagò, presidente del Coni.

Infatti il Collegio di Garanzia, presieduto da Franco Frattini, fa capo al Coni e, in tal modo, tale ribaltone ha procurato

una frattura tra queste organizzazioni, in quanto si è messo in discussione il protocollo anto-Covid, voluto dalla Figc

d’intesa con il Governo e destituito il concetto di solidarietà tra le squadre.

Inoltre è difficile, nel frattempo, individuare una data utile per disputare Juventus Napoli, creando non poche

difficoltà alla Lega ed ai suoi funzionari.

“Speriamo che il  buon Dio guardi giù”, sussurrano dalla Lega, perché se qualche altro club fosse in egual misura

protagonista della vicenda  che ha visto  coinvolto il Napoli  (solo Elmas e Zielinsky con il Covid, ma Insigne infortunato)

e la locale Azienda Sanitaria, il campionato rischierebbe di saltare per aria causa impossibilità di recuperare le partite.

La sentenza di Juve-Napoli ha riacceso lo scontro tra Coni,  Lega e Federcalcio?

Pare che Giovanni Malagò abbia mire espansionistiche e che le mani sul calcio le aveva già messe nel febbraio del 2018

quanto era stato nominato Commissario straordinario della Lega, considerato il vuoto di potere nella Confindustria  

del calcio e anche in Federazione, visto che 24 ore prima della sua nomina, Malagò, in quanto numero uno del Coni,

aveva a sua volta messo sullo scranno più alto della Federcalcio il suo segretario generale Roberto Fabbricini.

Tutta all’italiana la modalità della doppia elezione dei due commissari: Malagò nomina Fabbricini che a sua

volta nomina Malagò. Quest’ultimo, in carriera ha ricoperto talmente tanti ruoli di potere, al limite dell’onnipotenza, dell’onnipresenza e dell’onniscienza.

Poi, per vicende legate all’elezione dell’ex presidente di Lega Gaetano Miccichè, suo uomo di fiducia,

Malagò questa estate è finito sotto inchiesta della Procura di Milano per falso, in riferimento al verbale di elezione

per acclamazione di Miccichè nel marzo del 2018.

Malagò si è dichiarato “sereno e tranquillo”. In ogni caso, valutando attentamente le sue parole e le sue opere,

Malagò, tanto amico di questa Governance del calcio non sembra esserlo molto.

Tra l’altro, al tempo dell’ultimo contratto per i diritti tv della serie A si era schierato apertamente con Sky che attualmente è andata in conflitto (e in tribunale) con la Lega di Paolo Dal Pino.

Quest’ultimo ha il mandato in scadenza in questo mese di gennaio, ma ha fatto cosi’ bene, introducendo i Fondi di Investimento “salva calcio” che sarà difficile non vederlo rieletto.

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In primavera, in piena bagarre con Sky dopo lo stop al campionato per il Covid e il congelamento della quarta rata da parte della paytv,  

Dal Pino si scagliò pubblicamente contro Malagò accusandolo di intromissione nei rapporti tra la Lega e Sky: “stupore per la leggerezza e l’ingerenza in vicende che non riguardano il Coni…”, le sue parole.  

Ora, con la sentenza ribaltata dal Collegio di Garanzia su Juve-Napoli, sembra di essere tornati a quei tempi da sfida alla “OK Corral”.

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