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Chiusura scuole Campania- de Magistris: “è una sconfitta della Regione”

Luigi de Magistris

Il Sindaco sulla chiusura delle scuole in Campania: “basta giochi politici sulla pelle dei ragazzi”

Alle parole di ieri di De Luca, che annunciava la chiusura delle scuole in Campania dal primo marzo, sono seguite subito quelle del sindaco di Napoli, de Magistris.
La Campania è la regione d’Europa con il minor numero di giorni fatti a scuola in presenza. E’ una sconfitta della Regione” ha dichiarato il primo cittadino partenopeo a Radio KissKiss Napoli. Luigi de Magistris , ha inoltre commentato il comunicato di Vincenzo De Luca, aggiungendo: “Posso anche essere d’accordo sulla chiusura se si rileva una necessità ma lo stabilisca lo Stato. Finiamola con giochi politici sulla pelle dei ragazzi. Nella pandemia vedo troppa politica e non un interesse generale. Se i dati a livello nazionale segnalano aumento dei contagi mi auguro ci sia una decisione nazionale su un’eventuale chiusura”

Per la regione è invece colpa dei comportamenti sconsiderati delle ultime settimane

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva così motivato la sua decisione: “In Campania abbiamo ormai più di 2000 positivi al giorno, risultato dei rilassamenti delle scorse settimane. Era prevedibile ed inevitabile. Qui bisogna arrivare prima a sbattere la testa contro i problemi e ci siamo arrivati. Io penso possa essere utile una chiusura più lunga, con l’obiettivo poi di aprire tutto successivamente. Inutile proseguire nella logica del ‘mezzo e mezzo’. Oggi siamo costretti a prendere misure drastiche. Da lunedì chiudiamo tutte le scuole. Nelle ultime ore, soprattutto nelle scuole di Napoli, abbiamo registrato casi di variante inglese e non possiamo aspettare che l’epidemia si diffonda tra la popolazione giovanile. Per il resto stiamo cercando di reggere sulle terapie intensive e sui posti letto di degenza ordinaria. Con 2000 positivi al giorno, rischiamo problemi nelle prossime settimane. Noi non vogliamo chiudere altri reparti ospedalieri. Per questo dobbiamo frenare il contagio“.

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