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La proposta di De Luca su ristoranti e coprifuoco

De Luca su ristoranti

De Luca su ristoranti e coprifuoco ha le idee ben chiare.

La situazione in Italia legata alla pandemia da Coronavirus, è ancora di difficile soluzione, anche se i segnali sembrano piuttosto incoraggianti.

L’RT in discesa

E’ vero che l’RT è in fase di discesa, ma bisogna considerare il dato con particolare attenzione viste le varianti che sono in aumento in molti paesi, in particolare sudamericani.

Un dato effettivamente positivo è l’aumento percentuale dei vaccinati, per cui la campagna posta in essere dal Governo italiano è un punto di forza su cui bisogna lavorare per fare in modo che entro la fine dell’estate il dato percentuale sia vicino al massimo.

Le parole del Presidente De Luca

Nel frattempo, guardando in casa nostra, il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, come ogni venerdì in diretta Facebook e sulle reti televisive campane, ha espresso le sue opinioni circa la riapertura dei ristoranti e il coprifuoco. affermando: “Ai ristoratori si può dire noi apriamo fino alle 22? È chiaro che è una presa in giro. La mia idea è di mantenere il coprifuoco ma l’apertura dei ristoranti mi pare ragionevole consentirla fino alle 23 e il rientro dei clienti fino alle 23,30, magari conservando lo scontrino da esibire alle forze dell’ordine”.

“Non dobbiamo giocarci l’estate” una delle paure di De Luca

Il Presidente ha inoltre detto: “Non possiamo giocarci l’estate, ma se non ci muoviamo con attenzione rischiamo di farlo”, ribadendo che “I’Italia è abbandonata a se stessa, che sia zona gialla, rossa, arancione è sempre abbandonata. Ancora oggi, dopo un anno, non trovo l’approvazione di un piano specifico di utilizzo delle forze dell’ordine per un controllo del territorio in funzione anti Covid”.

Altro tema bollente, le scuole: “Se non ci sono condizioni di sicurezza, nelle scuole non si va in presenza oltre il 50%. Questo per quanto riguarda la Campania”.

De Luca consiglia al Commissario Figliuolo di girare in abiti civili

Infine: “consiglio al commissario Figliuolo di andare in giro per l’Italia in abiti civili. Quando si hanno funzioni civili, credo sia inappropriato andare in giro in abiti militari, con la tuta mimetica, gli anfibi… Questo rischia di determinare problemi delicati, l’immagine dell’esercito deve essere tenuta fuori dalle polemiche politiche”.

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