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Multiproprietà dei club: il Consiglio Federale verso il divieto

Figc stop multiproprietà

La FIGC si prepara a sancire lo stop alle multiproprietà nel mondo del calcio

Tra le novità emerse a seguito della riunione odierna del Consiglio Federale – oltre all’introduzione di una norma anti-Superlega e a nuove regole sul pagamento di stipendi e debiti – sono state introdotte modifiche regolamentari per quanto riguarda il tema delle multiproprietà.

Nello specifico, il Consiglio ha approvato “le modifiche alla disciplina relativa alle acquisizioni nelle partecipazioni di società professionistiche. Tali modifiche sono ispirate alle esigenze di maggiore celerità negli adempimenti e ad un sistema ben definito di precetti e sanzioni”, spiega la FIGC.

“Su proposta del presidente federale, il Consiglio Federale ha deliberato di vietare le plurime partecipazioni di controllo da parte di un medesimo soggetto in ambito professionistico, anche nell’ipotesi in cui una società dilettantistica, controllata da un soggetto impegnato come socio di controllo nel professionismo, salga in Serie C”, si legge ancora.

De Laurentiis dovrà decidere se rinunciare al Napoli o al Bari

La FIGC dovrebbe approvare oggi una nuova norma che dirà stop alle multiproprietà, anche quelle in essere. A rivelarlo è l’ex D.G. della Federcalcio Antonello Valentini che sulla sua pagina Facebook spiega quello che dovrebbe accadere oggi.

Con una nuova norma oggi all’approvazione del Consiglio Federale, la FIGC volta pagina e vieterà d’ora in poi ogni ipotesi di multiproprietà. Per le situazioni in essere, 2 anni di tempo per cedere: entro il 30 giugno 2023, i De Laurentiis dovranno decidere se vendere il Napoli o il Bari; e così anche per Setti, oggi comproprietario del Verona e del Mantova.

In caso di mancata vendita alla data del 5 luglio, la squadra partecipata successivamente perderà l’affiliazione alla FIGC per decadenza.