Mertens: “Voglio Napoli e non sono interessato ai dollari. Convincerò ADL a suon di gol..”
Mertens: “Voglio Napoli e non sono interessato ai dollari. Convincerò ADL a suon di gol..”
Mertens: “Voglio Napoli e non sono interessato ai dollari. Convincerò ADL a suon di gol. Il Napoli ha l’attaccante del futuro: mio figlio”
Lunga intervista per Dries Mertens al Corriere dello Sport, tanti i temi trattati, soprattutto quello principale che interessa ai tifosi: il nodo rinnovo.
Il campione belga ha mostrato, ancora una volta, tutta la sua voglia di restare in maglia azzurra per tanto tempo ancora. L’unico ostacolo è convincere ADL che il Napoli ha ancora bisogno di Dries e per farlo ci vogliono gol, tanti gol e magari anche una qualificazione in Champions.
Di seguito le parole riportate dell’intervista di Dries Mertens al Corriere dello Sport:
“Come convincere il Napoli a rinnovare?
Segnare tanto, così De Laurentiis sarà costretto a tenermi. Più gol faccio e più lui capirà che varrà la pena farmi firmare. E poi ho l’asso nella manica: invece di andare in giro a buttare soldi, per compare un attaccante nuovo, gli concedo la possibilità di tesserare mio figlio. Ha un centravanti giovane, con una carriera lunga davanti a sé. Ed io non devo mollare né la casa, né tantomeno Napoli.
Io sto qua. Ho un contratto con opzione a favore del club. Aspetto e poi si vedrà. So che esistono due strade, una è quella dell’addio. E so anche che nel momento in cui sarà inevitabile salutarsi, a casa Mertens piangeranno tutti, io, Kat, anche il bambino, mi creda. Io qui sono un uomo felice e lo è la mia famiglia. Ma bisogna essere realisti e pratici: il Napoli potrebbe non avere più bisogno di me, e spero non accada subito, però nel caso in cui questo si dovesse verificare, io tenderò la mano, sarò grato per avermi dato la possibilità di appartenere a questo mondo e di avermelo fatto apprezzare. Non dimenticherò un solo istante.
Continua poi:
“Non sono interessato ai dollari, la mia ricchezza sarebbe restare ancora a Napoli e voglio convincere il presidente.
Il mio gol più bello? Devo mettere al sicuro il mio record e quindi se DeLa vuole e me lo consente, mi piacerebbe arrivare a 250. Però posso dire che la prima rete, quella a Firenze, il duetto con il Pipita, ha un posto particolare. Giocavo poco, in quei momenti, o io o Insigne, e dopo aver segnato andai ad abbracciare Colombo, il nostro terzo portiere, che tempestavo di tiri in allenamento. Lui mi teneva su: aspetta e vedrai. Ebbe ragione lui”
Studente universitario.
Aspirante pubblicista.
Tifoso del Napoli e amante della storia del calcio.