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Perchè il “Penzo” è difficile per le big? Campo stretto, lo disse anche Allegri: “Campo che favorisce le squadre che si chiudono”

Il Napoli a Venezia con il campo del “Penzo” che sfavorisce le big: terreno ai limiti del regolamento, anche Allegri lo notò con la sua Juve.

Perchè il “Penzo” è difficile per le big? Campo stretto, lo disse anche Allegri: “Campo che favorisce le squadre che si chiudono”.

Venezia-Napoli, primo scoglio per gli azzurri in questo tour de force di febbraio. Vincere al “Pier Luigi Penzo” prima del big match di sabato prossimo contro l’ Inter non sarà facile per la banda di Spalletti, non solo per il calcio che esprimono i rossoneroverdi.

Un incognita della trasferta in Laguna è rappresentata proprio dal terreno di gioco che è leggermente più stretto rispetto ai parametri ammessi, come capita già per i campi di La Spezia e Cagliari.

A Venezia, per problemi strutturali,  il campo non ha margini ai lati per un’estensione. Questa “anomalia” sfavorirebbe le squadre che giocano un calcio tecnico e veloce, non è un caso che al “Penzo” hanno perso punti tre big del nostro campionato (Fiorentina, Roma e Juventus).

Stadio “Pier Luigi Penzo”, l’ osservazione di Allegri.

Anche Max Allegri, che con la sua Juventus lo scorso 11 dicembre non andò oltre il pareggio per 1-1, è stato uno dei primi allenatori a denunciare “stranezze” per quanto riguarda il campo dei veneziani.

Il terreno di gioco dello stadio lagunare è più stretto di tre metri e questo favorirebbe la squadra che si chiude. Ecco le dichiarazioni del tecnico bianconero proprio alla vigilia della sfida dello scorso 11 dicembre:

“A Venezia è tutto particolare. Arrivi in vaporetto, ti guardi attorno, entri e sembra che tutto sia più piccolo, più stretto, la palla è sempre in gioco. Se vai lì e non fai una partita da provinciale, rischi di farti male. E’ più stretto del normale, anche di tre metri”.