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La prima di nove finali: con 87 punti la possibilità di guardare tutti dall’alto diventa concreta

Prima vittorie di nove finali in cascina, il Milan non cede ma la matematica di Spalletti è concreta: con 87 punti si può davvero guardare tutti dall’alto.

La prima di nove finali: con 87 punti la possibilità di guardare tutti dall’alto diventa concreta.

Dopo la vittoria di Verona Luciano Spalletti (LE PAROLE) ha sdoganato una volta per tutte la parola “Scudetto”. Il tecnico toscano ha alzato la voce, per il titolo c’è anche il Napoli, il diktat semplice: 9 finali, 9 vittorie per il sogno.

Ieri la prima finale è andata in archivio: vittoria di carattere, senza troppi fronzoli. L’ansia dopo un primo tempo horror, la leggerezza e la convinzione di ribaltarla nei secondi 45 minuti pescando il jolly dalla panchina (vedi Mertens…).

Con questa forza mentale (oltre che fisica) l’ impresa può essere centrata. Mancano 8 finali, da vivere al cardiopalma e con la leggerezza d’animo tipiche del Napoli targato Spalletti.

Con 87 punti si può!

Prossimo appuntamento a Bergamo dove ad attendere gli azzurri l’Atalanta del poco simpatico Gasperini. Clima sicuramente ostile anche al Gewiss Stadium come al “Bentegodi”, l’ obiettivo il solito: rispondere sul campo con una vittoria, senza se e senza ma.

Da 27 ora l’ obiettivo diventano i 24 punti in barba alle assenze per squalifica o infortuni: rush finale da vivere tutto d’ un fiato. 24 punti da aggiungere agli attuali 63 per superare la soglia di 84 punti che aveva indicato Allegri come quota Scudetto.

Con 87 punti gli azzurri potranno guardare tutti dall’ alto e fa nulla se il Milan non è scivolato a Cagliari dove lo stesso Napoli aveva lasciato punti. Un bottino di 87 punti a fine campionato, in questo pazzo torneo, possono bastare: il Napoli non ha nulla da invidiare al Milan capolista a parità di punti poi Spalletti befferebbe il collega Pioli.

Uniti si vince, il Napoli c’è: le premesse sono più che buone per far impazzire un intero popolo a maggio.