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ADL torna a parlare (in differita): tra il vil denaro e l’addio di Mertens

Si risente la voce del presidente ADL (anche se in differita) alla radio ufficiale del club: soliti temi e l’addio ufficiale a Mertens.

ADL torna a parlare (in differita): tra il vil denaro e l’addio di Mertens.

Finalmente è tornato a parlare Aurelio De Laurentiis dopo i silenzi di Dimaro (teatro storico di grandi show e chiacchierate a 360 gradi negli anni) e lo fa affidandosi alla radio ufficiale, sulle frequenze di Radio Kiss Kiss. Non lo fa in diretta, il palinsesto cambia all’ improvviso. Carlo Alvino intervista il patron e le sue parole vanno in etere in differita.

Senza entrare nel merito di tale scelta, ci incentriamo su quello detto. Un’intervista andata in onda a step, una sorta di soap opera dove ADL parla di tutto.

Abbonamenti, smentite sulla cessione, la riscoperta napoletanità e l’addio a Ciro.

Dopo 18 anni di presidenza Aurelio riscopre la sua napoletanità: le origini irpine della famiglia e il legame con Torre Annunziata. Roma e Los Angeles tappe (quasi obbligate) per chi vuole intraprendere la carriera dello zio nel mondo del cinema.

Un napoletano che tende la mano ai napoletani e lo fa rilanciando la campagna abbonamenti (che parte domani, ndr): prezzi abbordabili, sconti per i più giovani e per le donne. Operazione simpatia in questi giorni di protesta e contestazioni.

Poi la maglia azzurra come seconda pelle, il lancio di 13 versioni nel corso della stagione (come un anno fa), il plauso a Koulibaly (che gli fa incassare 40 milioni). Poi il solito vil denaro (in riferimento ad Ospina, ndr).

Ennesima smentita sulla cessione del club, nonostante offerte da capogiro.

Lo stadio, il debito con il Comune, la storia dei tornelli (installati nel 2007) e la pista d’atletica da eliminare per avvicinare il pubblico ai propri beniamini.

Passaggio obbligato su Dries Mertens, salutato ufficialmente: l’offerta da 4,5 milioni lordi (vera o presunta) non accettata, la solita vil moneta giocata come jolly, per giustificare un addio che era nell’aria da mesi, l’ultima speranza svanita con le sue parole.

Il Napoli volta pagina, un nuovo ciclo sta partendo, il risanamento dei conti come mantra e la convenzione di 99 anni per lo stadio di Fuorigrotta: qualcosa sta cambiando all’ ombra del Vesuvio, non è dato sapere cosa. Ma il vento che sta soffiando, tra smentite e frasi fatte, sta portando aria di cambiamento (radicale).