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Serena: La società per aver preso due fenomeni, Kvaratskhelia e Kim Min Jae

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Michele Serena, ex calciatore, fra le tante, di Juventus, Fiorentina

Partiamo dalla “tua” Juve: è lecito muovere una critica ad Allegri per l’attuale mancanza di gioco?
“Sì, però non è la vera Juventus. Mancano Pogba, Di Maria, Chiesa e qualcosa sul mercato. Sono stati sfortunati perché i due acquisti principali del mercato attuale sono fermi ai box, pertanto hanno un potenziale inespresso. Via via miglioreranno, e sono convinto che anche il mercato non sia chiuso: mi aspetto un attaccante ed un centrocampista”.
L’Inter parte con i favori del pronostico?
“Non so se siano favoriti per lo Scudetto ma sicuramente lotteranno fino alla fine. Questo è un campionato molto equilibrato, poi ci sarà questa novità della pausa di due mesi per il Mondiale, in un periodo che solitamente era strategico. Le preparazioni atletiche sono cambiate drasticamente, avranno messo fieno in cascina per arrivare fino a novembre e non fino a gennaio. Questo potrà portare anche qualche infortunio in più, purtroppo”.
Che ruolo può giocare la Fiorentina di Italiano?
“Intanto sono contento che siano ritornati a calpestare palcoscenici europei. Un passaggio di turno sofferto ma meritato nell’arco delle due partite. Giocare in Europa è totalmente differente dal giocare in Serie A, ed avere due competizioni toglie comunque energie. Ad ogni modo, la società ha dato a mister Italiano una rosa in grado di competere su entrambi i fronti. Jovic? Non c’è piazza migliore di Firenze per rilanciarsi. Qualche anno fa si parlava del nuovo fenomeno del calcio europeo, i presupposti ci sono tutti”.
Il Napoli ha rivoluzionato la rosa, ma sembra non sia cambiato nulla, hanno dimostrato subito affiatamento
“Inutile sottolineare i meriti di mister Spalletti, bravissimo nel trovare subito la giusta amalgama. Un plauso va fatto alla società per aver preso due fenomeni: Kvaratskhelia e Kim Min Jae. Se gli azzurri sono partiti forte l’anno scorso, e si stanno ripetendo quest’anno, vuol dire che non sia un caso. Se facessero tanti risultati positivi come nella passata stagione, in questo campionato che a novembre si fermerà per mesi, si candiderebbero come seria concorrente per la vittoria dello Scudetto. I nuovi arrivati non hanno fatto percepire la partenza di mostri sacri come Koulibaly, Mertens ed Insigne”.
Un pensiero sul Milan
“Ha intrapreso un percorso e lo sta portando avanti. Vincere puntando sui giovani non è mai facile, ma i ragazzi rossoneri non sono di belle speranze, perché sono già pronti. Il livello qualitativo è molto alto, hanno i conti in ordine e calciatori futuribili: sono un vero modello da seguire”.