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Cds: “Napoli, silenzio e violenza sugli spalti”

Coppa Italia

NAPOLI – L’edizione oggi in edicola de Il Corriere dello Sport riporta all’attenzione dei lettori l’aria che si respira all’interno dello Stadio Maradona dove la capolista Napoli da tempo sembra giocare in trasferta. Un’analisi dettagliata quanto  arguta a firma di Fabio Tarantino, che deve far riflettere tutte le parti in causa: questore, tifosi e società.

CdS: “A Napoli clima surreale: 50.000 nel silenzio”

Ecco quanto scrive il famoso quotidiano sportivo.

«Se n’è stato in silenzio per quasi tutta la partita il Maradona e non solo per il risultato. Hanno cantato e gioito solo i tifosi del Milan esponendo fi eri quei bandieroni che allo stadio non si vedono ormai da troppo tempo. Il Maradona era gremito ma spaccato in due: da una parte i gruppi organizzati, il loro sciopero del tifo, la loro protesta con la società espressa anche nel pomeriggio (e all’ottantesimo con fumogeni in Curva B e cori contro il club), le loro rigide posizioni ad un certo punto anche distanti tra di loro durante la stessa partita; dall’altra tutti gli altri, chi è distante da certe dinamiche, tante famiglie, molti bambini, tifosi misti accorsi in massa allo stadio per assecondare l’innocente esigenza di fare il “tifo” per il Napoli. Scene surreali e anche di violenza, tanto spavento sugli spalti, una domenica di festa macchiata da un’atmosfera surreale che resiste ormai da diverso tempo e sulla quale si era espresso anche Spalletti.»

LA PROTESTA.

«Napoli-Milan era cominciata molto prima del fischio d’inizio. Poco prima delle ore 17 centinaia di tifosi appartenenti a diversi gruppi organizzati si erano dati appuntamento a Piazzale Tecchio. Una protesta pacifica contro il caro biglietti per la Champions e, soprattutto, per l’atavica questione dello “stadio teatro” con il divieto di introdurre al suo interno tamburi e striscioni ma anche vessilli e simboli di appartenenza».

«Una protesta manifestata attraverso cori, bandiere, stendardi, fumogeni. Dentro lo stadio, il caos calmo. E il silenzio. Si tifa senza tifare. Durante la partita sugli spalti si verificano alcuni episodi di violenza e qualche mini-rissa. I gruppi organizzati sono in disaccordo tra di loro, uno spicchio di Curva B resta vuoto per alcuni minuti, il Napoli in campo sembra giocare in trasferta».

“Tante proteste già nel pomeriggio. E in Curva B tra i tifosi si crea una zona vuota”

«Non bastano cinquantamila cuori a fare un stadio. Ad un certo punto è sembrato di essere in un deserto col suono del silenzio interrotto solo dallo spicchio di tifosi del Milan presenti nel settore ospiti con tamburi, bandiere e megafoni. In tutti gli altri settori, come nelle ultime partite, si faceva fatica a riconoscere i colori. Sono nitidi solo il bianco e il rosso dei georgiani presenti come sempre nei Distinti. Non ci sono bandiere o striscioni, le sciarpe sono al collo di tifosi disordinati che si mimetizzano nel nero come colore universale che balza subito all’occhio. Mentre la città si tinge d’azzurro, al Maradona neppure s’intravede l’arcobaleno».

«È il grande paradosso  – conclude – che sta accompagnando una stagione da sogno».