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Chiusa la trattativa su Caprile

Chiusa la trattativa su Caprile che andrà in prestito all’Empoli

Chiusa la trattativa su Caprile che andrà per un anno in prestito all’Empoli per affinare le sue capacità calcistiche. Siamo ormai alla firma dei documenti finali. Il classe 2001 firmerà un contratto di durata quinquennale, al Bari una cifra tra i 6 e i 7 milioni (con il 25% che andrà al Leeds). Il portiere sarà poi girato in prestito all’Empoli per la sua prima stagione in massima serie. Caprile quindi é pronto a salutare il Bari.

Esattamente 1 anno fa sul Quotidiano di Puglia

Era il 22 agosto del 2022 e sul Quotidiano di Puglia si leggeva :“Bari, è nata una stella: chi è Elia Caprile, il portiere che ha stregato tutti”. Elia Caprile superstar. È l’uomo copertina dell’ultima giornata di Serie B. Ha parato il rigore all’ex Lecce, Olivieri, e non lo ha fatto per caso. “Avevo già deciso dove buttarmi, avevo studiato l’avversario”, ha confessato alla fine della partita. Era stato super a Parma, ha fatto una gran partita in casa con il Palermo e a Perugia è stato decisivo. Ha preso l’8 in pagella, ha stregato tutti. Tanto che sui social circola una frase ricorrente: “San Elia”. Insomma, qualcuno già pensa a una sua figurina nel portafogli.”

Ancora si leggeva

“Giovedì scorso ha compiuto 21 anni, è un prodotto del settore giovanile del Chievo che fu. E che oggi non è. Quando poi i gialloblù hanno iniziato ad avere difficoltà, Caprile passò alle giovanili del Leeds. In quel periodo, c’era Marcelo Bielsa come allenatore della prima squadra. Una guida importante. Bielsa non parlava inglese, ma gli insegnamenti sono rimasti scolpiti chiari nella testa e nel cuore del portierino del Bari, che poi fu girato in prestito alla Pro Patria in Serie C. Nell’ultima estate, il Bari lo ha preso a titolo definitivo. L’ennesima intuizione di Ciro Polito, uno che di portieri – evidentemente – se ne intende. Nato e cresciuto – come ha raccontato a Cronache di Spogliatoi qualche tempo fa – con il mito di Buffon. Anni fa lo volevano Inter, Genoa e Torino, ma non se ne fece nulla. Deve tanto al padre, deve tanto a Steno, “un signore di settant’anni di Napoli”, che è morto durante il lockdown. Era stato il suo primo allenatore. Il sogno di Caprile? Da napoletano, una partita al Diego Maradona con “tutta la famiglia che mi guarda”. Ma intanto fa sognare Bari.