fbpx

Pistocchi: Se il Napoli non cambia linea di calcio e mentalità, non va in Champions League

marte sport live
A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista
“In casa Napoli si vive una situazione non facile, personalmente penso che sia sbagliato contestare in maniera eccessiva un allenatore dopo soltanto 4 giornate. Però penso sia molto importante l’idea di gioco e mentalità che l’allenatore deve mettere. Su questo sono perplesso perché ho visto molte incertezze anche dal punto di vista offensivo. Credo si debba dare tempo a Garcia, ma non troppo. Il Napoli ha una rosa da titolo ed è la migliore del campionato insieme a quella dell’Inter.
Mi sembra che le idee di Garcia fino ad ora siano state abbastanza confuse e che questa squadra stia perdendo identità. In squadra ci sono 1/2 fuoriclasse, poi dei giocatori ideali per il gioco di Sarri e Spalletti.
Il gol che subisce il Napoli è la fotocopia del primo gol subito contro il Genoa.
Io avevo detto già in estate che avendo seguito il lavoro di Garcia alla Roma e al Marsiglia, non ero entusiasta, avrei fatto un altro tipo di scelta.
L’atteggiamento non è stato quello di una squadra che vuole essere padrona del pallone, ma di una squadra che alterna una linea difensiva molto bassa ad un atteggiamento più offensivo. Quello che mi stupisce del Napoli è che sta perdendo i suoi concetti partita dopo partita. Non ci si può accontentare del risultato che è arrivato dopo una prestazione che nel primo tempo è da valutare positivamente, mentre nel secondo tempo alcune situazioni non mi sono piaciute per niente come la difesa a 5.
Io non sono mai favorevole all’esonero dell’allenatore dopo poche giornate. Bisogna leggere le partite al di là del risultato e cercare di capire dove sta andando il Napoli e dove lo può portare questo tipo di calcio.
Se il Napoli non cambia linea di calcio e mentalità, non va in Champions League. E lo ripeto, ha la rosa più forte del campionato con l’Inter.
Nel momento in cui scegli un allenatore, devi sapere tutto. Il curriculum, la storia, le idee e le conoscenze. Non è che uno che è stato esonerato in Arabia Saudita è matematico che faccia bene, anzi è più probabile che abbia problemi. Ho avuto la sensazione che questa estate, De Laurentiis sull’onda dello straordinario successo abbia pensato di poter essere presidente, direttore sportivo e allenatore. Mi sa che si è leggermente sopravvalutato”.