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Sacchi: “Napoli-Milan, sfida tra deluse”

Arrigo Sacchi, ex allenatore di Milan e Real Madrid ed ex CT della nazionale italiana,  ha rilasciato un’interessante intervista a Il Mattino sul match di domenica sera al Diego Armando Maradona tra il Napoli di Garcia e il Milan. Tanti gli argomenti trattati: dalla condizione attuale dei due club, fino agli immancabili aneddoti degli anni d’oro dell’eterna sfida tra Napoli e Milan.

Sacchi: “Napoli-Milan sfida tra collettivi in difficoltà”

Sarà già snodo scudetto?

“Napoli e Milan sono lì davanti, nel gruppo delle squadre di vertice insieme all’Inter e alla Juve. Se la giocano e saranno nel mucchio fino alla fine. È evidente, però, che Napoli e Milan siano due collettivi in difficoltà. Riguardo il Napoli, lasciamo tempo a Garcia: è un allenatore nuovo, deve far rendere i giocatori, deve difendere lo scudetto che è già una grande responsabilità. Occorre pazienza”.

Ne ha avuta De Laurentiis, ora è a presidio della squadra: vicinanza, presenza, la cura funziona?

“Il presidente è il presidente. Certe volte non serve neanche parlare. Bastano secondi, nemmeno sproloqui. Ai miei tempi Berlusconi in 27 secondi mise subito in chiaro le cose. Ricordatelo e scrivetelo: un club con la propria cultura e la propria storia, rappresentato dal proprio presidente, viene prima della squadra. La squadra viene prima del singolo ”.

A proposito di singoli il Napoli non ha Osimhen ed il Milan ha il 37enne Giroud con tante partite sulle spalle: chi ne risente di più?

“Nessuna squadra paga dazio a priori perché il calcio è un collettivo. Il Napoli lo ha già dimostrato: vince anche senza Osimhen così come il mio Milan vinceva anche senza Van Basten. Il Napoli dunque resta solido: il problema è come si vince”.

In che modo, secondo lei?

“Qui si apre un discorso sul gioco tanto caro a Berlusconi che diceva di vincere e convincere. Giocare bene non è forma, nè dettaglio: è il primo passo per vincere e per essere competitivi a lungo. In Europa dove questo aspetto è un mantra le italiane ne escono con le ossa rotte. Avete visto il Napoli a Berlino?”.

Ha vinto…

“Vero, ma non ha dato spettacolo. Non mi sono piaciute la cifra di gioco e la distanza tra i reparti. Vincere aiuta a vincere, d’accordo. Però vincere non fa sempre bene se non sei abituato a farlo. Vedo giocatori spenti o forse sazi, alcuni di loro si sentono arrivati. Non riconosco più Lobotka. Prima era ovunque e non perdeva palloni. Adesso è un giocatore diverso. Chi con me non correva, non giocava e valeva per tutti. Vale anche per qualche milanista”.

Un esempio?

“Leao lo scorso anno ha fatto la differenza con il Napoli. Leao è Leao se corre. Se non corre io non lo faccio giocare. Talvolta per i giocatori occorre il pugno duro”.

Chi era per lei Maradona?

“Era tutto, era il genio del calcio in una squadra. Un giorno mi permisi di dire che il mio Colombo aveva vinto più di Maradona. Da quel momento giù titoloni su di me. Poteva mai essere? Maradona è stato l’artista del nostro calcio. Resta però il collettivo. Al ristorante mi chiesero chi avrebbe marcato Maradona. Mia moglie: “Tu non giochi a zona?” Probabilmente o lo facevo male o non lo volevano capire”.

I PROSSIMI IMPEGNI DEGLI AZZURRI

Il 29/10/2023 alle ore 20.45 gli azzurri allenati da mister Garcia, ospiteranno il Milan di Pioli allo Stadio Diego Armando Maradona.

Il 04/11/2023 si scende a Salerno, Stadio Arechi, dove alle ore 15.00 saranno ospiti della Salernitana di Filippo Inzaghi.

Mercoledì 8 novembre 2023 ritorna la Champions a Napoli. Infatti, alle ore 18:45 allo Stadio Maradona gli azzurri ospitano i tedeschi dell’Union Berlino, 4ª partita della fase a gironi.  Il Napoli è inserito nel Gruppo C con Real Madrid, Braga e appunto Union Berlin. In caso di successo i ragazzi di Garcia ipotecano il passaggio alla fase a eliminazione, centrando così un traguardo davvero importante.

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