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Dario Mastroianni: Per il Napoli, Purtroppo, non vedo una guarigione immediata

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dario Mastroianni, giornalista e telecronista Dazn. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Che gara si aspetta tra Inter e Udinese?

“Con qualche defezione, qualche idea da trovare in queste ore di preparazione al match. Gli infortuni di Dumfries e De Vrij complicano i piani dei nerazzurri. L’Inter, però, è una squadra che anche con qualche problema numerico può garantire forza e lucidità”

Mazzarri ha dichiarato che il Napoli avrebbe meritato di più contro l’Inter: cosa ne pensa?

“È vero, soprattutto nei primi trentacinque minuti. C’è stata una fase della partita in cui l’Inter faceva proprio fatica ad alzarsi, come confermato dallo stesso Inzaghi. Quando il Napoli mantiene quel ritmo è una squadra complicata da affrontare. Il problema è che, in questo momento, la squadra vive delle difficoltà a mantenere continuità e compattezza nei novanta minuti”

È un Napoli in fase di guarigione?

“Purtroppo, non vedo una guarigione immediata. Credo ci sia un bel lavoro da fare. Quando la partita gira bene e c’è entusiasmo, la squadra va a meraviglia. Quando ci sono delle difficoltà, la squadra non sembra potersi affidare alla sicurezza e la determinazione dello scorso anno”

Simone Inzaghi è tra i protagonisti di questa corsa scudetto?

“Assolutamente sì. Lo scorso anno ha ricevuto critiche a secchiate. Questa è la dimostrazione di quanto sia importante, nel calcio di oggi, saper proteggere il proprio tecnico e poter raccogliere in futuro. È un discorso inerente non soltanto ad Inzaghi, ma anche a Pioli. Ricordiamo che i rossoneri erano in procinto di firmare con Rangnick, prima che il tecnico rossonero vincesse un tricolore. Quella di Inzaghi è una rivincita, con il merito della società che, quando c’era da proteggere l’allenatore, l’ha fatto. Quel che fa impressione è come tutto il gruppo di calciatori sia ormai modellato sulle idee del proprio tecnico. Si capisce che la filosofia è quella dell’allenatore è che la squadra gioca per un obiettivo comune”

Crede che Inzaghi opterà per il turnover contro l’Udinese?

“Immagino di sì, c’è qualcuno che ha bisogno di tirare il fiato. Anche Cuadrado, inoltre, non ha i novanta minuti nelle gambe. Si parla, per questo, anche dell’ipotesi Frattesi come quinto. Si potrebbe pensare anche alla gestione di Lautaro”

È la stagione della consacrazione per Lautaro Martinez?

“Non credo sia questa la stagione in cui Lautaro si è consacrato. È un giocatore determinante ormai da due anni. Quest’anno, la fascia gli ha garantito ulteriore maturità. Soprattutto, è la Coppa del mondo che ha garantito una consapevolezza che nessuna altra competizione può darti. Noi leggiamo i numeri dei gol, ma è un attaccante che ha recuperato già 42 palloni in questo campionato, come avvenuto nei gol realizzati al Maradona. In questo momento, è il cervello, il motore ed il cuore della squadra”

Crede che Thuram abbia dato qualcosa in più rispetto a Lukaku?

“Tendo a non paragonarlo con il Lukaku dell’anno scorso. Con gli infortuni muscolari era già un Lukaku 2.0. Thuram, però, sta dando qualcosa in più, sia in termini di pulizia tecnica che in termini di movimenti. Si combina perfettamente con Lautaro, forse più di Lukaku. Sono anche dell’idea che giocare al fianco di Lautaro, ad oggi, è un po’ più facile. Per la forza e la maturità dell’argentino”

Un pronostico sulla sfida dello Stadium?

“È difficilissimo, ma credo possa finire in parità”