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Sabatini: De Laurentiis ha pensato di poter fare tutto da solo, sottovalutando il lavoro di Giuntoli e Spalletti

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Sandro Sabatini, giornalista Mediaset. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Il rendimento del Napoli cambia poco nonostante il cambio in panchina. A chi vanno attribuite le colpe?
“De Laurentiis ha pensato di poter fare tutto da solo, sottovalutando il lavoro di Giuntoli e Spalletti. Ciò detto, è chiaro che Mazzarri sta deludendo, ma ha perso le partite che doveva perdere e che avrebbe perso anche se le gare avessero girato in un altro modo. Non si può pensare la Napoli dello scorso anno. Una squadra di una magia pazzesca e che dominava. Questo non può essere lo stesso Napoli della passata stagione. Rinviamo i giudizi a febbraio, quando la squadra potrà vantare un calendario meno difficile. Settimana tipo? Sarebbe raro per una squadra che lotta per i grandi obiettivi. Ci terrei a precisare una cosa sul postpartita dell’Olimpico. È stata fatta tanta ironia con Mazzarri dimenticato all’Olimpico. In realtà, pareva essere previsto, dato che il tecnico aveva detto di voler tornare da solo. Nello staff dell’allenatore, poi, c’è Santoro che con Mazzarri vanta un rapporto consolidato”
Che gara si aspetta contro il Monza?
“Per come ho visto il Monza, mi aspetto una gara abbastanza agevole per il Napoli. Gli azzurri, però, si trovano in una situazione psicologica in cui, se non si approccia al meglio ogni partita, il rischio è quello di riscontrare difficoltà ulteriori. Il Napoli, dunque, non dovrà andare in ansia da prestazione. È evidente, naturalmente, che le due espulsioni non ci volevano e, nonostante ottimi subentranti, la situazione si è complicata. Con la Coppa d’Africa il Napoli dovrà fare a meno di Anguissa e Osimhen, ma De Laurentiis potrà intervenire sul mercato”
Napoli che, dunque, deve darsi da fare sul mercato?
“Il Napoli non deve commettere l’errore di prendere sostituti. Glia azzurri devono puntare a titolarissimi. Bisognerebbe acquistare un centrale che non faccia rimpiangere Kim”
Che reazione si aspetta dal Napoli?
“Credo, e mi auguro, che il Napoli possa riprendere un trend normale. Il ciclo di ferro imposto dal calendario è finito. Non è andato bene ma, guardando le cose con un po’ di realismo, non è andato nemmeno malissimo. Mi attendo, dunque, un Napoli che possa garantire prestazioni normali, senza paragoni costanti con la squadra dello scorso anno. Spalletti è stato inimitabile e irraggiungibile, più che altro nel secondo anno. Il Napoli, pertanto, deve considerare Luciano come un monumento, il Maradona degli allenatori, ma non un termine di paragone per i suoi successori”
C’è una squadra che sta sorprendendo tutti, il Bologna. È merito soprattutto di Thiago Motta?
“C’è tanto merito. Una squadra costruita bene da Sartori, un direttore sportivo che anche il Napoli avrebbe dovuto seguire per il post Giuntoli. Inoltre, c’è la bravura di un tecnico con cui De Laurentiis avrebbe fatto bene ad insistere. Un allenatore non banale. Tuttavia, non spacciamo Motta per un allenatore rivoluzionario o propenso al calcio spettacolo. Chi ha visto giocare i felsinei sa quanto siano una squadra solida, compatta. Il calcio del tecnico del Bologna è concreto, concede pochi gol ma ne realizza anche pochi. Quando la palla passa dai piedi di Zirkzee, poi, è chiaro che tutto diventi più bello”
Si aspettava un rendimento simile da parte di Thuram?
“È stata una intuizione di Ausilio, con pochissimo appoggio dei tifosi e di Marotta. Un giocatore importantissimo che ha stupito tutti. Basti pensare anche agli sforzi che l’Inter fece per assicurarsi Arnautovic, costato dieci milioni, forse troppo per un calciatore della sua età. Il serbo avrebbe dovuto essere il titolare visti i dubbi che sussistevano sul francese. Thuram, però, ha saputo divenire un calciatore imprescindibile per i nerazzurri, prima con le prestazioni, poi anche con i gol”