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Caira: Finora si è sforato soltanto con Osimhen, e vedremo se la società sceglierà di sforare ancora con altri profili in futuro

Affare Osimhen
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, ex direttore sportivo della Roma ed ex procuratore di Francesco Totti. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Uno dei nomi accostato al Napoli e alla Juventus è quello di Nicolò Zaniolo. Può essere utile alla causa Napoli?
“Zaniolo ha potenzialità importanti, da grande calciatore. Diciamo che ancora lo aspettiamo. Al di là di alcune prestazioni che magari rubano l’occhio, una continuità questo ragazzo non l’ha mai avuta. È arrivato ad una età matura, vedremo. Per quanto fatto vedere sino ad oggi, non ultimo questo spezzone di campionato in Premier, è un punto interrogativo. Potrebbe essere uno di quei giocatori che restano una promessa. Un calciatore simile a Balotelli? Cosa vi devo dire… Diciamo che, ad oggi, ha fatto parlare più per cose fatte fuori dal campo che dentro”
La mancanza di continuità è legata a problemi emotivi o fisici?
“Credo che il problema fisico sia più che superato. Lo ha dimostrato in campo. Il problema è la concentrazione, l’applicazione e l’attenzione ai particolari di una gara. All’inizio, la sua muscolatura era talmente forte che i suoi legamenti non hanno tenuto. Era come mettere il motore di una Ferrari su una 500. I problemi fisici, ripeto, che sono stati superati. Oggi, non ha alcun problema di corsa o di forza. Molto, inoltre, dipenderà anche dalla guida tecnica della prossima stagione”
Come vedrebbe la coppia Conte-Lukaku a Napoli?
“Lo auguro a Romelu. Il meglio della sua carriera l’ha fatta con Conte e, dunque, gli auguro di tornare a lavorare insieme. Un grandissimo giocatore che, negli spazi, può essere determinante. Quello visto con Conte, però, è un altro giocatore”
Sono profili che possono essere accostati al Napoli, a livello economico?
“Il Napoli non può limitarsi. È una società che, anche a livello economico, può competere con le più grandi d’Europa. Sarà la volontà della dirigenza a determinare la capacità di competere per determinati livelli, provando ad impiegare maggiori risorse. Fino ad oggi, il club ha sempre mantenuto un livello medio alto. Finora si è sforato soltanto con Osimhen, e vedremo se la società sceglierà di sforare ancora con altri profili in futuro. Sarà una decisione della dirigenza”
Come vedrebbe uno scambio Immobile-Simeone?
“Sarebbe uno scambio di cuore. Una cosa bella anche per Ciro Immobile, che andrebbe a fare gli ultimi due o tre anni nella sua città. Un sogno che potrebbe sempre aver cullato. Soprattutto, potrebbe giovare di quel pizzico di adrenalina in più che solo in terra partenopea potrebbe ritrovare. Simeone, per me, è uno dei più forti che ci siano. Ha una capacità realizzativa importante, ma non capisco perché non giochi in assenza di Osimhen”
Daniele De Rossi sarà riconfermato?
“Credo che nemmeno la società sappia con certezza della sua permanenza. Con Daniele c’è un rapporto di amicizia, anche con la famiglia. Vi dico soltanto che, quando era piccolo, giocava con la paletta e il secchiello sotto l’ombrellone con i miei figli. Sono strafelice di quello che sta facendo, e ne ero sicuro. È un ragazzo serio, preparato. Continua a studiare, si applica. È riuscito a rendere il massimo con i giocatori in rosa. Gli stessi che venivano messi in discussione ogni domenica, sino al suo arrivo. Improvvisamente, sembra essere diventata una rosa competitiva, grazie a Daniele De Rossi e ad un nuovo modo di lavorare”