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Gautieri: Possiamo dire tutto, ma De Laurentiis ha tenuto Lobotka, Kvaratskhelia, Politano, Osimhen

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carmine Gautieri, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Roma. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Uno scudetto mai in discussione quello dell’Inter.
“L’Inter, sin dalla prima giornata, ha legittimato un campionato strepitoso, sotto tutti gli aspetti. Una squadra che perde una sola partita ti fa capire la forza di questa rosa, una doppia squadra. Una rosa composta di grandi campioni che vince con merito questo scudetto”
Dall’altra parte, un Napoli che ha abdicato anzitempo dalla otta scudetto. Cosa è accaduto agli azzurri?
“Difficile capire cosa sia successo. L’80% della rosa è la stessa dello scorso anno, in cui gli azzurri hanno espresso un calcio straordinario. Non penso sia stato un problema di allenatore. Ne sono arrivati tre… Il Napoli non è mai andato sotto pressione, non si è mai visto in sofferenza come quest’anno. Ogni anno, però, è una storia a sé. Quella attuale, è un’annata che va archiviata. È un peccato. Con i cinque posti, il Napoli avrebbe potuto puntare alla Champions League”
Il gol subìto ad Empoli crede sia colpa del singolo o di tutta la difesa?
“Va analizzata dove nasce l’azione, come si sviluppa. C’è stato anche il gran movimento dell’attaccante, che fa finta di andare sul primo palo e poi si stacca. A mio avviso, però, è un errore di reparto. Sappiamo che, sul cross, l’attaccante va sempre marcato. È un’annata in cui, alla prima disattenzione, ti fanno gol”
La Roma deve temere di incappare in un trend non positivo?
“Dall’arrivo di De Rossi la Roma ha sempre giocato ogni tre giorni, pur vantando ottimi risultati. Una squadra che ha corso tantissimo, così come le sue rivali. Atalanta e Bologna sembrano non volersi fermare, gruppo di squadre a cui va aggiunta anche la Lazio. Da questo gruppo verrà fuori la squadra che conquisterà l’ultimo posto utile per la Champions”
La corsa Champions, per il Napoli, è conclusa?
“A questo punto, direi di sì. Penso che il Napoli, per puntare alla Champions, dovrebbe vincerle tutte. Non può permettersi nessun passo falso. È uno scontro diretto quello contro la Roma e, se non dovesse vincerlo e l’Atalanta trionfasse contro l’Empoli, sarebbe ancor più complicato”
Bari e Napoli, ambedue proprietà della famiglia De Laurentiis, evidenziano difficoltà palesi sul campo. Una casualità o un segnale degli errori gestionali della proprietà?
“Possiamo dire tutto, ma De Laurentiis ha tenuto Lobotka, Kvaratskhelia, Politano, Osimhen. Ciò fa capire l’intento di volersi ripetere, di voler fare un grande campionato. La squadra non è stata stravolta, sono stati tenuti i pezzi pregiati. Per quanto riguarda il Bari, lo scorso anno ha perso la Serie A per pochi secondi. La squadra è cambiata in diversi interpreti e ripetersi è sempre difficile. Nelle prossime gare, però, la squadra pugliese dovrà conquistare punti fondamentali. Il percorso di Napoli e Bari è diverso ma, nel calcio, ogni annata è diversa”
Come commenta le parole di Lozano?
“Sono dichiarazioni che non dovrebbero essere nemmeno commentate. Affermare di non poter rendere al massimo se non viene rinnovato il contratto denota poca professionalità e, soprattutto, poca appartenenza al lavoro. Non sono d’accordo con Lozano. Bisogna sempre dare il massimo per guadagnarsi un rinnovo e, anche se non dovesse accadere, bisognerebbe continuare ad esprimersi al meglio”
Quanto ci metteranno le inseguitrici ad essere al livello dell’Inter?
“Oggi, paragonarsi all’Inter credo sia molto difficile. C’è da dire, però, che negli ultimi tre anni lo scudetto è stato vinto da tre squadre diverse. Con questa rosa, i nerazzurri potrebbero anche ripetersi. La finale di Champions ci fa capire la forza di questa squadra. Aggiungendo qualche elemento, dunque, potrebbe essere difficile raggiungere il livello dei nerazzurri. Anche la Juventus, che punta su tanti giovani, non è ancora al livello dell’Inter, ed anche le altre rivali dovranno fare qualcosa in più”
Su chi punterebbe per il futuro della panchina del Napoli?
“Sono stati fatti diversi nomi ma, se fossi il presidente, comincerei a smentire. Se dovessi scegliere, in questo momento, punterei su Maurizio Sarri. È un allenatore che, secondo il mio punto di vista, è forte in campo internazionale, conosce la piazza e sa far giocare bene le sue squadre. Potrebbe riportare il grande calcio a Napoli. Naturalmente, anche Garcia, Mazzarri e Calzona sono ottimi allenatori. È sbagliato crocifiggerli. Pensiamo, ad esempio, a Luis Enrique e la sua esperienza alla Roma, dove si credeva non fosse all’altezza. Ma, alla fine, parlano i risultati e molto dipende anche dalla qualità dei giocatori. Più che ai trofei e la posizione in classifica, bisognerebbe prestare attenzione a quel che un allenatore riesce a dare alla propria squadra. Lo stesso Sartori, quando sceglie un tecnico, manda i suoi osservatori per vedere come un allenatore lavora”